Arredare

Organizzare gli ambienti con arredi fissi su misura

Deborah Della Penna

Deborah Della Penna  •  More Time Studio

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La trasformazione di una casa parigina per conto di un committente italiano. Così gli architetti dello studio Slam sono riusciti a portare lo stile italiano in un appartamento originariamente privo di personalità.

Gli architetti dello studio Slam si sono occupati di questo appartamento di Parigi. Il proprietario, molto soddisfatto e affezionato alla casa di Milano, aveva l'idea di poter  'trasferire' stiliticamente qui, la casa milanese.

Quali erano le necessità del cliente?
Il cliente, dopo molti anni, ha deciso di lasciare Milano e la propria casa, per trasferirsi a Parigi, nel bellissimo quartiere di Neuilly-sur-Seine. Durante i primi incontri, abbiamo cercato di approfondire abitudini ed esigenze di vivere la casa, e così che sono emersi alcuni spunti molto interessanti.
Lo stimolo per noi più grande è stato dettato dall'esigenza di replicare la suddivisione degli spazi della casa di Milano, contenuta in 250mq, in quella di Parigi con una metratura di 180 mq. nettamente inferiore.
Il desiderio del cliente era quello di avere una cucina e un soggiorno ampi, uno spazio flessibile dove poter trascorrere la maggior parte della vita familiare, una camera matrimoniale dotata di un'ampia cabina armadio e di un bagno privato, le due camere da letto per i due ragazzi che vivono con loro, una terza camera che potesse funzionare da studio, o come terza camera per gli ospiti, altri due bagni ed una lavanderia.
La tempistica è stata al tempo stesso il vincolo e la risorsa più forte. I tempi strettissimi per la realizzazione hanno permesso a tutti, una volta definito il progetto, di evitare ripensamenti, indecisioni e revisioni estenuanti.

In che condizioni si presentava l'appartamento prima della ristrutturazione?
L'appartamento non era di per sé in cattive condizioni, però era privo di un'anima, poco luminoso, non aveva il fascino di una casa storica, ne quello di una moderna o contemporanea, sfruttava molto male gli spazi, con un eccesso di atri e corridoi. La cucina era un ambiente piccolo e lontano, sconnesso completamente dal soggiorno e dalla zona pranzo, una situazione del tutto inaccettabile per il loro modo contemporaneo di vivere la casa.

Quali caratteristiche avete voluto valorizzare durante i lavori?
Visto il carattere condominiale degli impianti, abbiamo dovuto assumere un approccio razionale e logico, ma senza compromessi rispetto gli obiettivi: luminosità, flessibilità, ottimizzazione dello spazio a disposizione.
Attorno ad un core centrale dove si concentrano i servizi, si dispongono i vari locali. La connessione tra la cucina ed il soggiorno è l'altro punto cardine. Tutte le altre stanze sono il frutto della massimizzazione degli spazi, riducendo al minimo la distribuzione, integrando i servizi all'interno delle camere stesse, preferendo l'utilizzo dell'arredo fisso come divisorio e contenitivo al posto della classica muratura. La precisione nella progettazione ed esecuzione dell'arredo fisso è stata decisiva oltre che minuziosa, abbiamo studiato ogni dettaglio, sia in termini di design che di ergonomia.

Un consiglio di stile pratico e veloce da poter replicare in situazioni similari?
Ognuno di noi ha un proprio stile che può personalizzare a seconda dei suoi canoni di gusto o secondo un'idea di stile iconico che più lo rispecchia. Il nostro consiglio va oltre lo stile, noi consigliamo innanzitutto di scegliere la casa che soddisfi il tipo di ambiente in cui si desidera vivere, di ottimizzare gli spazi con una distribuzione d'uso in base alle proprie esigenze e successivamente utilizzare i punti di forza e le peculiarità della casa per valorizzare e personalizzare lo stile che più ci rappresenta, tenendo sempre in considerazione i consigli e le accortezze che un professionista ci suggerisce.