Illuminazione

Scuola di luce: illuminare il soggiorno a zone

Il soggiorno è una stanza con più anime: si pranza, si cena, si legge, si guarda un film, ci si riposa, a volte si studia o si lavora... Non stupisce quindi che, nell’illuminazione, occorra dedicare un’attenzione particolare a ognuna delle attività che vi si svolgono.

Il tavolo, il divano, la televisione, ecc. meritano tutti una luce specifica, senza però rinunciare a una luce diffusa. Per saperne di più abbiamo parlato con Matteo Vivian, consulente tecnico e commerciale di DeltaLight.

Il soggiorno è una stanza che si vive tanto di giorno quanto di sera. La luce del sole è preziosa, intensa, dinamica e cambia durante la giornata sia di posizione che di temperatura. La sera non c’è bisogno di imitarla rischiando di appiattire l’ambiente con troppa luce.

Una illuminazione morbida è la base di partenza. La si può ottenere con una luce puntata verso l’alto sfruttando il soffitto per diffonderla. Il consiglio è mettere le luci da un solo lato della stanza, creando asimmetria. Questo è ancora più importante per case con i soffitti bassi perché l’illuminazione di questo tipo crea l’illusione di aumentare le altezze.

L’illuminazione del tavolo

Qui è invece preferibile una luce diretta che vada ad illuminare bene ciò che si ha davanti, senza però abbagliare i commensali. L’ideale è la luce da poker. Quando si mangia è terribile essere abbagliati o al contrario non vedere gli altri. L’altezza ideale va da 70 a 90 cm dal piano del tavolo. E funziona anche in caso lo si usi per lavorare o studiare.

La zona lettura

Ovvero la zona con il divano o la poltrona. Questa necessita di una luce delicata e concentrata, meglio se regolabile in intensità e orientabile, per portare la luce esattamente dove serve.

L'angolo televisione

Non è bene lasciarsi illuminare dalla tivù: lo stacco netto tra la luce dello schermo e il buio della stanza affatica inutilmente gli occhi. Questo problema ha una soluzione low-cost di sicuro effetto: basta applicare dietro al televisore una o più strisce luminose a LED per avere un effetto di luce sfumata che si estende oltre i confini dello schermo.

Con la televisione accesa occorre anche un minimo di luce per muoversi. Se si hanno dei quadri o soprammobili importanti questa è una buona occasione per illuminarli, magari con delle luci a spot dedicate.

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Testi

Stefano Grignani

Foto

disegni: Silvia Magnano