Illuminazione

Illuminazione: quando la luce è donna

Parlando di illuminazione... cosa succede quando la progettista di una lampada è una donna?

Ho raccolto per voi questi progetti profondamente diversi tra di loro che io amo particolarmente. Uniti hanno la capacità di mostrare un frammento del variegato paesaggio del design al femminile.

Ecco allora 5 lampade disegnate da 5 designer (anzi 6) che sono un elogio all’energia, alla bellezza, alla sensibilità e all’intuito femminile.

 

Con New Eden, Daniela Puppa e Francesca Martelli, con grande sensibilità trasformano il lampadario tradizionale veneziano in un corpo chiuso preservando e valorizzando una delle decorazioni storiche più famose: il fiore in vetro lavorato 'a mano volante'. Il risultato è un firmamento di fiori in vetro trasparente che prende vita grazie ad un LED da 1,5 watt molto luminoso (uno per ogni fiore). Un unico fiore colorato, che resta fuori dal coro, è posizionabile a piacimento, rendendo la lampada ancora più speciale. Una seconda sorgente a LED, sempre integrata, si trova all’interno del paralume ed è rivolta verso l’alto aggiungendo un’illuminazione indiretta diffusa nell’ambiente circostante.

Inizialmente Ionna Vautrin aveva disegnato la lampada da tavolo TGV per la compagnia ferroviaria francese con l’obiettivo di 'tenere compagnia' e far sentire a casa i viaggiatori sui nuovi treni ad alta velocità. La storia ci fa comprendere molto meglio la presenza dei due diffusori di luce speculari. Il risultato è piaciuto così tanto che il brand Moustache ha deciso di permettere alle persone di poterla avere anche a casa, realizzandone una versione domestica, identica nella forma ma differente nelle finiture. E’ una lampada da tavolo a due sorgenti che che dirige la luce diretta verso il basso ed illumina il piano del tavolo.

Se parliamo di lampade e della designer spagnola Patricia Urquiola, non possiamo non ricordare che all’università è stata allieva di Achille Castiglioni e successivamente sua assistente. Serena è una delle sue creazioni per Flos. Una lampada da tavolo femminile e minimale, elegante dalla forma spiccatamente fitomorfica. Una foglia, quasi un ventaglio che produce una luce indiretta e riflessa. Seducenti e ricercate sono le sue finiture: rame, oro, legno, alluminio lucido, o verniciato bianco opaco.

Quando ho visto per la prima volta Liaison di Sara Moroni la prima parola che mi è venuta in mente è stata: leggerezza. In questa lampada disegnata per Axolight, sfera, cerchio e cilindro si combinano andando a creare una singola sospensione che è anche il modulo base di uno straordinario sistema luminoso componibile e dimensionalmente scalabile nello spazio. La singola sospensione a luce diretta concentrata verso il basso, monta un led integrato da 9 watt regolabile di intensità.

In questa carrellata non può mancare l’ingegnosa sospensione Plissè di Inga Sempè disegnata per Luceplan. Bella ed intelligente questa lampada regolabile in ampiezza a seconda se il vostro tavolo è chiuso o allungato per ospitare cene ed amici. Grazie ad un sistema a doppio pantografo che consente di estendere il fascio luminoso (e anche il paralume) con un semplice gesto da un minimo di 60 a un massimo di 160 cm. Geniale!