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Icone del design: la sospensione Falkland

Il lampadario a sospensione di Bruno Munari del 1964: elastico, leggero... e infinito

Sembra che nella poetica di Bruno Munari, artista innanzitutto, scrittore, designer, pungolatore, l’esito formale dell’oggetto arrivasse, in ordine di importanza, dopo il processo; che fosse una lenta manifestazione dell’idea. Da tempo lavorava sul tema dell’elasticità e trovò la soluzione per questa lampada in un’azienda che produceva... calze!

Un giorno sono andato in una fabbrica di calze per vedere se mi potevano fare una lampada. «Noi non facciamo lampade», signore. «Vedrete che le farete». E così fu. (Bruno Munari)

Un tubo di filanca, con asole predisposte nel tubo dove si inseriscono anelli rigidi, di diverso diametro. Una lampada che si autocompone per gravità. Il primo anello poggia direttamente sul portalampada in alluminio. Di certo un rimando al bambù, ma nell’elasticità, trasparenza, possibilità di composizione e lunghezza sta tutto il genio di Munari. Il continuo tendere alla semplicità, la cosa più difficile da raggiungere. Perché per Munari «Il progresso è quando si semplifica, non quando si complica».

Designer: Bruno Munari (Milano, 1907-1998)
Produttore: Danese Milano 
Prezzo: € 174 il modello alto cm 53; € 187 quello da cm 85;€ 233 il modello da cm 165.
Progettata nel: 1964
Idea: creare una lampada leggera, elastica, infinita.
Materiali: un tubo di filanca e da 3 a 7 anelli metallici.
Varianti: Falkland esiste anche in versione da terra.

Curiosità: la prima idea di Munari era una lampada da vendere al metro, in cui infilare gli anelli (lo racconta in un video che trovi su Youtube: cerca ‘lampada di maglia Munari’), ma poi si scelse una misura standard e si inserirono gli anelli in metallo già nella struttura: mimino ingombro nel trasporto e un’installazione facile e veloce per il cliente.

Lo sapevi che...
Bruno Munari è stato una figura importante per l’azienda Danese, fondata nel 1957 da Bruno Danese e Jacqueline Vodoz (e acquisita nel 1999 da Carlotta de Bevilacqua, Vice Presidente di Artemide). Assieme a Enzo Mari, di 25 anni più giovane, ha dato a Danese un ruolo di editore di design, non di semplice produttore di oggetti, progettando pezzi-icona che nascevano già liberi dalle tendenze del momento e dal mercato.

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