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Impianto idrico: come risanarlo senza rifarlo

Hai rinnovato da poco le piastrelle di bagno e cucina e hai scoperto che gli scarichi perdono o che dai rubinetti esce acqua sporca, dal sapore cattivo, maleodorante o così calcarea da lasciare una patina bianca sul lavabo?

Sono tutti segnali-spia di tubazioni idriche obsolete o danneggiate che andrebbero rinnovate... ma non temere per le tue nuove piastrelle, oggi grazie alla tecnica smart del ‘relining’, puoi dare nuova vita alle vecchie tubazioni senza demolire muri e pavimenti per sostituirle e rifare l’impianto da zero.

In molti non conoscono ancora questa tecnica, ma è un metodo super-collaudato da anni che nasce nel Nord Europa e che rappresenta un investimento sicuro visto che, a lavoro ultimato, il sistema di tubazioni risanato viene garantito anche fino a 50 anni!

Come funziona il ‘relining’

Considerata una tecnica non distruttiva poiché mira a salvare l’impianto idrico esistente senza creare un vero cantiere, consiste nel formare un nuovo rivestimento all’interno dei tubi vecchi o ammalorati, inserendovi una guaina (detta liner) realizzata con più strati di composti o resine rinforzati e sicuri per la salute che vengono fatti aderire alle pareti interne e che, una volta induriti, creano una superficie risanata e completamente nuova.

È un po’ come un ‘intervento chirurgico’ effettuato esclusivamente dall’interno dei tubi, pulito e indolore. Tanto che durante l’intervento basterà chiudere l’acqua e si potrà continuare ad abitare la casa per la durata dei lavori. In base al tipo di impianto e grandezza della villetta o dell’appartamento, questi possono durare da 1 a 3 giorni.

Sono risanabili tutti i tubi?

In linea generale, con il relining si può risanare o riparare la struttura intera o parziale di tutti i tubi con diametro a partire da 35 mm, anche se in pessimo stato di conservazione.

Sono inoltre sanabili sia i tubi degli scarichi, sia quelli di carico dell’acqua potabile che, in questo caso, verranno rivestiti con una resina specifica e certificata che ne garantisce la sicurezza e l’assenza di rischi legati a perdite o al rilascio di sostanze metalliche o nocive.

L’importante, per il successo del relining, è che si indaghi a priori sul tipo di tubi da risanare e sull’entità dei danni tramite una videoispezione.

Perché è una buona scelta

Oltre a essere un metodo poco invasivo, rapido ed ecologico in quanto non crea macerie da smaltire, permette di ottenere tubi longevi e resistenti all’abrasione che, privi di giunzioni, garantiscono anche l’aumento di scorrevolezza dell’acqua.

Testi

Paolo Manca

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