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CasaFacile di Giugno 2024: l’editoriale del direttore

Un giornale di arredo non è semplicemente un giornale, ma un luogo in cui riconoscersi... Ti aspettiamo in edicola dal 4 giugno 2024!

Quando Ulàssai, il suo paese natale nel cuore della Sardegna, le chiese di progettare un monumento ai caduti, Maria Lai rispose «Io le cose le faccio per i vivi, non per i morti». Propose invece questo: «Leghiamo con un nastro una casa all’altra del proprio vicino, come quando si ha paura e ci si stringe la mano. Questa sarà l’opera». Per due anni il paese si oppose: troppe inimicizie tra le famiglie; ma pian piano le donne capirono il valore di quella bizzarra performance che sarebbe stata definita Arte Relazionale, e l’8 settembre 1981 gli abitanti di Ulàssai legarono le case con 3 km di nastri azzurri, gli scalatori le legarono alla montagna e fu il miracolo degli esseri umani che depongono le rivalità e si tendono un filo.

Molti di voi già conosceranno questa storia, ma io sono stata da poco a Ulàssai e mentre mi parlavano di Maria Lai pensavo: «Vorrei un nastro azzurro per ritentare il miracolo! Legare la mia casa a quella del vicino maleducato con il cane che abbaia sempre, alla vicina che ha due bambini simpatici, al palazzo dove un’amica sta affrontando cose non facili, al negozio di vestiti dove è sempre più difficile portare clienti... E mentre raccontavo i miei sogni ad alta voce, mio marito ha detto: «Ma tu ce l’hai quel nastro, è CasaFacile...». La mia mente è subito volata al raduno spontaneo di lettrici, due anni fa, capitanato dalle strepitose Paola, Valeria e Virna, che ha dato il via a un’incredibile rete di amicizie e altri raduni, ha cucito fili fra persone che, unite dall’amore per CasaFacile, hanno scoperto di avere in comune anche molte altre cose...

E poiché i miracoli dobbiamo farli succedere di nuovo, rilancio l’idea: comprate due copie e una regalatela, o regalate un numero vecchio che avete già sfogliato: usate CasaFacile come un filo, un giornale che parla di case&persone per cucire nuovi legami. E fotografatevi mentre lo regalate, lo lasciate dal parrucchiere, in una sala d’aspetto, in un angolo per il bookcrossing, mentre lo date al negoziante sotto casa, all’amica o, meglio ancora, a qualcuno verso cui siete diffidenti... Raccontateci che nastri siete riusciti a legare e fra chi, e cosa germoglierà. Perché qualcosa germoglierà di sicuro. Diceva Maria Lai: una comunità nasce quando si fa qualcosa insieme. P.S. il grido è #casafacileunisce