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CasaFacile di dicembre 2022: l’editoriale del direttore

Un giornale di arredo non è semplicemente un giornale, ma un luogo in cui riconoscersi... Ti aspettiamo in edicola dal 1° dicembre 2022!

Dopo qualche notte trascorsa con la punta del naso ghiacciata, mi sono decisa a comprare un piumone (il mio se l’era preso il figlio studente fuori sede); avevo voglia di coccole, e ho aggiunto copripiumone in lino e una coperta in lana tricot che sembra una nuvola: tutto in bianco e écru, i colori che a me 'fanno Natale'.* E... sorpresa! Il letto vestito a nuovo ha trasformato la stanza, aggiungendo una sensazione di tepore anche di giorno. Materiali, tessuti, texture trasmettono percezioni tattili e producono temperature differenti (non a caso diciamo che una stanza ha un'atmosfera calda o fredda). Ma la cosa curiosa è che non serve toccarli: basta guardarli.

La casa è il luogo dei sensi e il regno delle sinestesie: ricordate anche voi, dai tempi di scuola, questa affascinante figura retorica? Sinestesia è l’associazione tra due parole che appartengono a sfere sensoriali diverse: un luogo d’ogni luce muto, un silenzio dorato, una voce morbida. Questa magia che sanno produrre solo i poeti, la casa ce la regala in ogni istante. Al semplice guardarli, arredi e accessori trasmettono persino profumi e suoni: vedo un albero di Natale finto e penso all’odore delle buste della spesa, quello vero mi ricorda la resina e le dita appiccicate; le lucine sul terrazzo odorano di aria ghiacciata, il centrotavola evoca mandarini e cannella, le candele mi fanno partire nella testa il Walzer dei fiocchi di neve dello Schiaccianoci, mentre la porta a due ante del bagno mi ripropone il rumore di mio figlio che regolarmente ci sbatte contro...

Via via che Natale si avvicina, la 'confusione dei sensi' si fa più intensa, con gli addobbi che emanano alla vista non solo profumi e suoni, ma un intero mondo di tradizioni, affetti, legami, desideri, ricordi che si rimescolano in quel turbine che ad alcuni fa adorare il Natale e ad altri meno. Solo la casa non si cura del subbuglio dentro e fuori di noi, ma paziente aspetta che siamo tutti seduti a tavola: per ricapitolare chi siamo e chi amiamo. Buone Feste!

Francesca [Direttore]

 

* Qui è dove confesso che il mio albero di Natale ideale ha solo palline candide e decori in paglia, più tante luci; sì, sono per un ‘bianco Natale’, un sogno praticamente irrealizzato perché per il resto della famiglia non è festa senza rosso e oro... E voi di che Natale siete?