Risponde Pietro Tasca, titolare di Amministrazioni Tasca.
«Sì, quando in un condominio vengono creati nuovi appartamenti, come nel caso di un sottotetto trasformato in due unità abitative, cambia il valore complessivo dell’edificio, perciò anche la ripartizione delle spese comuni.
La legge impone di rivedere le tabelle quando il valore proporzionale delle singole unità è alterato di oltre un quinto (20%): una soglia che, con la nascita di nuovi appartamenti, viene quasi sempre superata.
In questi casi l’amministratore deve informare i condòmini e convocare l’assemblea per incaricare un tecnico (geometra o ingegnere) di redigere le nuove tabelle. La decisione si approva a maggioranza qualificata: più della metà dei presenti e almeno 500 millesimi.
La perizia dovrà essere pagata dal proprietario (o dai proprietari) che hanno operato la variazione, perché sono loro ad avere reso necessaria la revisione. Meglio pensarci subito: aggiornare le tabelle evita contestazioni future e mantiene in equilibrio la vita condominiale».
