Nel living, inondato dalla luce zenitale delle grandi finestre da tetto, campeggia il sofà ricoperto con un tessuto in denim tagliato su misura. La stessa tonalità di blu ritorna nei quadri d’epoca, nel tavolino a mosaico, nel tappeto marocchino.
Cerchi una sospensione
da mettere sopra il tavolino da caffè? Dai una sbirciata ad Ambit Pendant e ai suoi bellissimi colori [Muuto]. La sedia con i braccioli riprende il motivo della classica Chiavarina. Guarda la Linea Parigina o la Tre Archi di [F.lli Levaggi].
A parte i mobili, qui ci sono i quadri a fare la differenza: grandi e piccoli. Da copiare anche la sospensione volutamente sovradimensionata, che esalta il coffee table e il tappeto marocchino!
Vuoi un sapore boho-chic? Cerca dei tappeti boucherouite [su casaamar.it oppure trendcarpet.it e afolki.com e
oltre a secret-berbere.com]. Poi aggiungi arredi in bambù [su tinekhome.com].
Le sedie vintage in legno chiaro richiamano lo stile delle storiche Medea di Vittorio Nobili per i Fratelli Tagliabue, Anni ’50. Le trovi [su pamono.it].
A parte la cucina (in acciaio, che puoi scoprire subito girando pagina!) non
c’è nulla in questa casa che non sia di seconda mano o che non abbia echi rétro: lo stile boho-chic infatti va poco d’accordo con gli arredi ‘moderni e basta’. E allora pensa in maniera diversa: prediligi materiali naturali come legno, bambù, paglia di Vienna, cotone, lino; il modernariato sta bene tanto con
una sedia Chiavarina quanto con un comò ridipinto; rendi comode le sedute (soprattutto quelle in rattan) con
strati di cuscini e stoffe dai motivi etnici, paisley e botanici; decora con fiori, piante, serigrafie, ritratti d’epoca e collezioni di vecchi oggetti.
Nello stile boho-chic puoi citare gli Anni ’50 e mixarli ai materiali naturali e ai tessuti d’ispirazione etnica che hanno affinità anche con la controcultura hippie Anni ’60 e ’70.
Cucina moderna? Sì, ma in acciaio, per eliminare l’impatto di un legno o di un laccato. Stoviglie colorate e vetri antichi non possono mancare per uno stile boho!
Cucina [Ikea]. Per il piano, se non vuoi optare per la resina, un effetto esteticamente simile lo crea la pietra lavica dei Cristalli di [Made
a Mano]. A parete, colore Lamp Room Gray No. 88 [Farrow & Ball].
Lenzuola di lino con colori bellissimi? Li trovi da [Merci Merci] e [Once Milano]. ghirlanda luminosa simile al modello di [Tse & Tse su smallable.com].
L’outdoor offre una splendida vista sulla città. La vecchia panchina e le varie piante aromatiche danno il tocco finale e ricreano un mini giardino sospeso fra i tetti
di Parigi.
Se lo stile di Isabelle Masson ti è rimasto nel cuore, non puoi perdere il libro ‘Sotto i tetti di Parigi’, dove Inès de la Fressange, icona di stile francese, e Marin Montagut, artista e globetrotter, condividono una quindicina di interni arredati con gusto vintage. À Paris, ça va sans dire!
Stratifica tessuti etnici, tappeti marocchini e arredi in bambù e paglia, e pur non essendo minimale, lo stile boho ha la sua leggerezza. Per copiarlo, ispirati a questo attico parigino, informale eppure elegante.
Una scala piastrellata del XVII secolo, irregolare e levigata a suon di passi, conduce all’ultimo piano di un edificio del 6° Arrondissement, nel cuore della Rive Gauche: è un attico incapsulato sotto i tetti parigini, trasformato dall’interior designer Isabelle Masson.
Le scelte fatte
«La casa era buia e aveva un disperato bisogno di ottimizzare la luce naturale», spiega Isabelle. «Ho alleggerito pareti e travi con il bianco e aggiunto una vetrata divisoria che unisce la stanza dei bambini al resto della zona giorno». La cucina invece è stata separata, ma l’apporto di luce si è rivelato comunque perfetto grazie a un bow-window che conduce direttamente alla mini terrazza invasa di profumi provenzali.
Il tocco di stile
La maggior parte dei mobili è stata scelta dai proprietari, frequentatori di mercatini e amanti di uno stile rilassato, decisamente bohémien. Guarda sul pavimento dove trovi vecchi ritratti, nei vasi mazzi di fiori di campo, tra i divani strati di pellicce eco e denim... Tutto sembra casuale ma non lo è. Ed è poesia!