Per segnare il confine tra cucina e zona pranzo, Kim ha fatto realizzare un’isola sormontata da una mensola trasparente appesa al soffitto: è la soluzione perfetta per separare senza chiudere. Sopra il tavolo, sospensione Semi Pendant [Gubi].
All’undicesimo piano di un edificio modernista Anni ’70 con una vista strepitosa su Bruxelles, l’architetto e designer Kim Verbist ha realizzato il suo pied-à-terre, un nido dai colori audaci che ti avvolgono come un caloroso abbraccio.
Osserva la cucina: le basi Ikea nere opache sono abbinate a preziosi piani di lavoro realizzati su misura in terrazzo veneziano e a piastrelle lucide vintage artigianali. Un mix & match riuscito! L’idea top? Lo zoccolino in continuità con il parquet. Cucina nera Metod [Ikea]
Sedie 209 in legno curvato [Thonet], tavolo Tulip, design Eero Saarinen [Knoll International]. a credenza a vetri è un vecchio mobile da farmacia acquistato in un vintage shop.
Modulo divano Shiraz [e15]. Tavolino-sgabello in sughero Cork Family, design Jasper Morrison [Vitra] e, dietro, il tavolino è simile a Camo [Bloomingville].
Bastano pochi elementi per creare un angolo conversazione intimo, anche in un soggiorno open: due ampie sedute rivestite di velluto azzurro, a contrasto con le pareti, due tavolini e una libreria per oggetti vintage e ricordi. «Per i colori mi sono ispirata al tappeto kilim turco della zona pranzo» spiega Kim.
Osare il nero in camera da letto? Kim, cresciuta tra Belgio e Olanda, culla dell’arte fiamminga, ha accettato la sfida e ha ricreato l’atmosfera dei dipinti del ‘600. Il dipinto appeso alla parete è dell’artista canadese Peter James Hoffer.
Tappeto Eden Queen, design Marcel Wanders [Moooi]. La lampada verde proviene da un mercatino delle pulci, l’applique in bagno è stata creata riutilizzando i piatti di una vecchia batteria.
In alto, lo scorcio dalla cucina alla cameretta ripropone la palette verde/arancio di tutta
la zona giorno. Le piastrelle del paraschizzi e dell’isola sono artigianali inglesi. Se le cerchi simili, guarda le coll. Lume [Marazzi], Look e Glacé [Ragno], Raku [Iperceramica] e Miniature Soda [Marca Corona].
Il mood Anni ’70 della stanza degli ospiti è un richiamo all’epoca dell’edificio, progettato dall’architetto belga Jacques Wybauw. Come per gli altri ambienti, Kim Verbist ha scelto
un colore-guida, questa volta il verde, che definisce tutti gli elementi architettonici.
La coperta vintage e i manifesti polacchi d’epoca sono il tocco nostalgico. Se cerchi un tavolino-tronco, ma di design, c’è Brick di Paola Navone per [Gervasoni].
Kim Verbist ha trasformato il suo appartamento di Bruxelles in un gioco di scatole a tinte forti: c'è persino il nero in camera da letto! E quando il colore invade ogni parete, la stanza fa l'effetto di un abbraccio.
All’undicesimo piano di un edificio modernista Anni ’70 con una vista strepitosa su Bruxelles, l’architetto e designer Kim Verbist ha realizzato il suo pied-à-terre, un nido dai colori audaci che ti avvolgono come un caloroso abbraccio.
«Cercavamo un appartamento più piccolo di quello in cui abitavamo perché la nostra vita è cambiata e ora passiamo gran parte della settimana in campagna» racconta Kim. «Lo abbiamo trovato nello stesso quartiere, Ixelles, e lo abbiamo acquistato semplicemente vedendo le fotografie, durante il periodo del Covid. Ci è bastata l’esposizione a sud, che inondava gli spazi di luce, a convincerci a dire di sì».
Le scelte fatte
«Dalle foto ho capito che la casa andava completamente ripensata e ho deciso di eliminare gran parte delle pareti» spiega Kim. Il risultato? Un ampio living open space – con cucina e zona pranzo al centro – che dà accesso a due camere matrimoniali, ciascuna delle quali servita da un bagno.
Il tocco di stile
Kim Verbist ha fatto un uso del colore alquanto spregiudicato, trasformando ogni ambiente in una ‘scatola’ dipinta dalle pareti al soffitto. Tinte dense e forti: ha addirittura scelto il nero nella camera principale! Eppure l’effetto, anche in questa camera, risulta soft grazie a uno studiato mix di arredi che unisce classici del design, oggetti vintage e tanti ricordi di famiglia.