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Intorno al vecchio olmo rinasce un giardino aperto a tutti

Dopo i Bagni Misteriosi la Fondazione Pier Lombardo dà vita a un nuovo progetto di recupero a verde di un'area dismessa accanto al Teatro Franco Parenti

La Fondazione Pier Lombardo da anni si occupa del recupero di edifici e spazi pubblici all'interno dell'isolato tra via Vasari, via Botta e via Pier Lombardo per riportarli a nuova vita e renderli nuovamente fruibili dalla popolazione milanese (e non solo). Ha cominciato dal Teatro Franco Parenti riportato in auge nel 2008 a seguito di una totale ristrutturazione che porta la firma dell'architetto Michele De Lucchi e con la direzione artistica di Andrée Ruth Shammah. Nel 2016 è stata la volta del recupero della storica Piscina Caimi, sorta nel quartiere negli anni Trenta e in seguito abbandonata fino alla chiusura da parte del Comune nel 2007. Anche questa volta la Fondazione ha riportato in luce uno spazio pubblico meraviglioso, sempre grazie alla collaborazione dell'architetto De Lucchi (che si è occupato degli spazi porticati) e che ora si chiama Bagni Misteriosi nel quale preesistenze  (mantenute in toto poiché tutelate dai vincoli della Sovrintendenza ai beni Culturali e Architettonici) e novità convivono perfettamente dando vita ad un luogo di incontro e relax che dopo soli due anni è diventato una vera istituzione per i milanesi. 

Adesso è la volta dello spazio aperto che si trova tra i Bagni Misteriosi, il Teatro e il Tennis: il progetto della nuova area verde in Largo Franco Parenti (al fondo di via Sabina)consiste in un filare di alberi che crea una piacevole passeggiata che porta fino al giardino nel quale sarà protagonista un meraviglioso olmo adulto già esistente. L’ingresso al giardino verrà protetto da un cancello che rimarrà aperto da mattina a sera.

Il giardino, naturale connessione tra il Teatro e la piscina, sarà un angolo di verde, relax e tranquillità al centro del quartiere spesso trafficato anche perché, per sua conformazione e location è già di per sé un luogo ben riparato.

Per sottolineare l'intenzione di farne un luogo d'incontro a cielo aperto il progetto prevede una passerella in legno che connette i punti d’accesso. Le panchine, disposte in modo che si fronteggino, donano a chi ne usufruisce intimità e ristoro all’ombra degli alberi. Ai margini del giardino una serie di rampicanti creerà una sorta di 'muro verde' atto a ingentilire i confini del giardino stesso, che si apre solo in corrispondenza delle porte dei Bagni Misteriosi. La scelta delle alberature e delle piante, che saranno raccolte in aiuole lungo il perimetro, è, ovviamente caduta su specie autoctone che durante l'arco dell'anno offriranno un paesaggio sempre cangiante dalla fioritura al fogliame alle bacche in modo da sottolineare serenamente il passare del tempo e il normale evolversi e susseguirsi delle stagioni.

Vuoi dare anche tu un contributo per il recupero del giardino? Vai su http://fondazionepierlombardo.com/dai-un-10-al-tuo-verde/

 

 

 

Testi

Elena Favetti