News

Dicembre 2025: vota la casa del mese

Noi le scegliamo pensando che siano tutte bellissime, ma i gusti sono gusti. Delle case che trovi ogni mese su CasaFacile, di sicuro ce n'è una che preferisci: ecco il sondaggio per votare la tua preferita di Dicembre!

Coming Soon
sondaggio case DICEMBRE 2025
Stile OLD ENGLAND 6 ( 40 % )
Stile MODERNO 0 ( 0 % )
Stile NEW COUNTRY 0 ( 0 % )
Stile NORDICO 1 ( 6.67 % )
Casa PRIMA & DOPO 8 ( 53.33 % )
In edicola

CasaFacile: il numero di Dicembre 2025

È in uscita il nuovo numero di CasaFacile. Ecco cosa trovi al suo interno!

COSA C’È DI NUOVO

  • Digital week
  • News & Trend
  • Talent Scout
  • Cartoline da... Torino
  • Tendenza: Argento vivo!
  • Icone del design
  • Architetti & Designer
  • Icone & figli
  • I regali di Natale!

SCUOLA DI STILE

Nella villa vittoriana, tradizione e charme
♫ “Last Christmas” Lady A

Il fienile rinato: c'era una volta...
♫ “Kid at Christmas” Calum Scott, Christina Perri

Scelte essenziali, come in vacanza
♫ “Driving home for Christmas” Dasha

FOCUS — CAMERETTE

Spazi junior: l’organizzazione è tutto!

PRIMA & DOPO

  • Spazi 100% personalizzati. Osare con i colori
  • Sfide progettuali

IDEE E SOLUZIONI

  • Scegliere le porte
  • Attorno al camino
  • Dimmi che pavimento hai... come arredare con il granito
  • In bagno: idee inedite per organizzare & contenere
  • Scegliere la cucina

DÉCOR E VERDE

  • Idee da copiare (anche in case piccole): decori su misura
  • Natale in salsa afro
  • Mise en place per Natale e Capodanno
  • Ci vuole un fiore (anche in cucina!). Il finocchietto selvatico
  • Allena il tuo pollice verde: Zamioculcas, l'indipendente
In edicola

CasaFacile di Dicembre 2025: l’editoriale del direttore

Ogni mese la direttrice Francesca Magni ci introduce al numero in edicola con un editoriale. Scopri quello di dicembre dedicato alla magia delle feste e a ricordi famigliari

Quando ero bambina la mattina del 25 mia sorella e io, come richiamate da un incantesimo, lasciavamo i letti prestissimo e correvamo a svegliare mamma e papà. Loro protestavano un po', ma poi si arrendevano - come avrei fatto io una ventina d'anni dopo con i miei figli. La mamma infilava la vestaglia e si andava tutti e quattro verso il soggiorno.

La porta era chiusa e papà diceva "State qui, vado avanti io": si intrufolava nella stanza senza permetterci di sbirciare e usciva scrollando la testa serissimo. "Mi dispiace, bambine non è arrivato niente". La scena si ripeteva ogni Natale e ogni volta, per un attimo, ci credevo. Il trucco funzionava: entrata in salotto, i regali mi sembravano sempre tantissimi.

Ripenso con tenerezza a quella farsa serissima di cui solo dopo molto tempo ho capito lo scopo: se non ti aspetti niente tutto ti meraviglia e mio padre
istintivamente pensava che quel giorno dovesse essere dedicato a questo, alla meraviglia.

Come lo pensavano i miei zii quando architettavano rocamboleschi arrivi di doni dal cielo per i miei figli, istruendo li loro cane ad abbaiare a comando, come se avesse visto un angelo planare con i pacchetti. Era un addestramento allo stupore: dopo aver guardato i regali si correva al presepe dove - altra meraviglia - era comparsa la statuina di Gesù Bambino a riempire la mangiatoia rimasta vuota fino alla sera prima.

Facevamo anche l'albero, ma ci interessava meno perché non raccontava una storia. Preferivamo il presepe, che cambiava angolo della casa (ma aveva sempre lo stagno con l'acqua blu fatta con l'inchiostro!). E benché io per natura non sia affatto nostalgica, mi sembra che quegli addobbi fossero più interessanti di quelli di oggi che mi provocano un irrazionale senso di sopraffazione, come se gli spazi della casa si restringessero senza però aprire finestre di meraviglia... Forse devo ancora trovare i decori giusti e voi li avete trovati? Raccontatemi (e raccontateci)!

Francesca Magni, direttore 

Architetti & Designer

Architetti & Designer: Carlo Colombo

Il suo battesimo come designer, ancora prima di laurearsi al Politecnico, si deve a Giulio Cappellini che lo ‘scoprì’. Da allora, non si è più fermato...

Innato pragmatismo a una visione internazionale: in 35 anni Carlo Colombo ha collaborato con i più prestigiosi brand del design.

Eleganza e bellezza sono caratteristiche evidenti dei suoi progetti. C’è invece una peculiarità meno palese? «Direi funzionalità e durabilità. Un oggetto non deve essere soltanto bello, ma anche funzionale e capace di rispondere alle reali esigenze delle persone. L’obiettivo è progettare soluzioni che sappiano resistere al tempo, non solo dal punto di vista estetico, e che siano in grado di rispondere alle necessità del mondo contemporaneo».

È stato ed è art director di molte aziende. Tra queste oggi c’è Elie Saab Maison. Come ha trasferito l’estetica di un brand di alta moda nel mondo del design d’arredo? «Il mio obiettivo è creare collezioni che rappresentino pienamente i codici di Elie Saab: precisione architettonica, materiali selezionati e cura per i dettagli. Ogni pezzo è la sintesi tra eredità sartoriale del brand e codici contemporanei del design. Il progetto nasce da un’idea condivisa con Mr. Saab, per interpretare i tratti che rappresentano il Dna del marchio».

Come è nata invece la sua idea di pezzi di design in limited edition, come la poltrona 784? «Dal desiderio di superare i confini della produzione industriale per avvicinarmi all’unicità dell’arte. Ho voluto dare vita a un oggetto che fosse al tempo stesso design e scultura, capace di suscitare emozioni e anche di raccontare una storia».

Testi di Claudio Malaguti

News

Oggi sciopero dei giornalisti per il rinnovo del contratto nazionale

Un giorno di sciopero per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro giornalistico scaduto nel 2016. Ecco il comunicato della Federazione Nazionale della Stampa Italiana

Oggi le giornaliste e i giornalisti italiani sono in sciopero. Scioperiamo perché il nostro contratto di lavoro è scaduto da 10 anni e soprattutto perché riteniamo che il giornalismo, presidio fondamentale per la vita democratica del Paese, non abbia avuto la necessaria attenzione da parte degli editori della Fieg: molti tagli e pochi investimenti, nonostante le milionarie sovvenzioni pubbliche.

In oltre 10 anni la riduzione degli organici delle redazioni e la riduzione delle retribuzioni dei giornalisti attraverso stati di crisi, licenziamenti, prepensionamenti e il blocco del contratto hanno avuto fortissime ripercussioni sul pluralismo e sul diritto dei cittadini ad essere informati. In questi 10 anni i giornalisti dipendenti sono diminuiti, ma è aumentato a dismisura lo sfruttamento di collaboratori e precari: pagati pochi euro a notizia, senza alcun diritto e senza futuro. In questi 10 anni il potere di acquisto degli stipendi dei giornalisti è stato eroso dall’inflazione, quasi del 20% secondo Istat: per questo chiediamo un aumento che sia in linea con quelli degli altri contratti collettivi. Gli editori hanno proposto un aumento irrisorio e chiesto di tagliare ulteriormente il salario dei neo assunti, aggravando così in modo irricevibile la divisione generazionale nelle redazioni.

Non ne facciamo una battaglia corporativa. Pensiamo che un’informazione davvero libera e plurale, che sia controllo democratico, abbia bisogno di giornalisti autorevoli e indipendenti, che non siano economicamente ricattabili. Chiediamo un contratto nuovo, che tuteli i diritti e che guardi all’informazione con le nuove professioni digitali, regolando l’uso dell’Intelligenza Artificiale e ottenendo l’equo compenso per i contenuti ceduti al web.

Vogliamo spingere gli editori a guardare al futuro senza continuare a tagliare il presente. Se davvero la Fieg tiene all’informazione professionale deve investire sulla tecnologia e sui giovani che non possono diventare manovalanza intellettuale a basso costo. Lo deve a noi giornalisti, ma soprattutto lo deve ai cittadini tutelati dall’articolo 21 della Costituzione.

Natale: crea l’atmosfera giusta con le decorazioni luminose

Simona Ortolan

Simona Ortolan  •  Il pampano

Blogger CF Style

Le luci natalizie non sono più solo un dettaglio decorativo: diventano elementi di design che trasformano la casa con stile e calore. Dalle stringhe LED alle figure luminose, scopri come scegliere le decorazioni più adatte per creare ambienti accoglienti e scenografici.

Con l’avvicinarsi delle festività, l’illuminazione natalizia diventa protagonista dell’arredo. Stringhe LED sottili, lanterne, tende luminose e figure tridimensionali dialogano con gli spazi, valorizzando materiali e spazi della casa. Non solo interni, anche gli spazi esterni vengono reinterpretati, con installazioni luminose e stringhe di luce che trasformando balconi, terrazze e giardini in scenografie eleganti e coerenti con l’arredo interno.

Sfoglia la gallery e lasciati ispirare!

Albero, tavola, mensole, finestre, sono i posti più comuni da dedicare alle decorazioni luminose di Natale. Se non avete molto spazio potete optare per un'unica grande decorazione luminosa da posizionare sul muro e che renderà la parete, protagonista della stanza.

 

 

50 regali solidali per il tuo Natale 2025

Dai più significato al Natale 2025 scegliendo un regalo che fa bene non solo a chi lo riceve. Nella nostra gallery trovi tante proposte per sostenere associazioni e realtà solidali che contribuiscono a costruire un mondo più equo, più accogliente, più sostenibile. Un mondo più umano.

Quando acquisti un dono da un'organizzazione non-profit, da cooperative sociali o da progetti etici, non stai solo facendo felice una persona cara, stai compiendo un gesto che ha un impatto concreto. Anzi, più impatti concreti! Eccone alcuni.

SOSTIENI PROGETTI MERITEVOLI

Ogni acquisto contribuisce direttamente a finanziare iniziative sociali, ambientali o umanitarie. Che si tratti di sostenere la ricerca, aiutare i meno fortunati, o proteggere il nostro pianeta, il tuo regalo diventa parte di qualcosa di molto più grande.

PROMUOVI UN'ECONOMIA ETICA

Scegliendo prodotti artigianali, equo solidali e sostenibili, incoraggi pratiche lavorative dignitose e il rispetto per l'ambiente.

DONI UN'EMOZIONE, NON SOLO UN OGGETTO

Un regalo solidale porta con sé la storia del bene che genera, trasformando un semplice oggetto in un messaggio di speranza e altruismo.

Nella gallery trovi tante idee per rendere questo Natale non solo gioioso, ma anche generoso e consapevole. Ciascuno di noi può fare la differenza con le sue scelte!

Ghirlande di Natale: accoglienza e stile in un solo gesto

Simona Ortolan

Simona Ortolan  •  Il pampano

Blogger CF Style

Portano fortuna, profumano di festa e trasformano subito l’atmosfera: le ghirlande sono il dettaglio beneaugurale più amato del Natale 2025.

Con l’avvicinarsi delle festività, le ghirlande tornano protagoniste non solo come semplice decorazione, ma come simbolo di fortuna, protezione e accoglienza. Sono il primo dettaglio che si nota entrando in casa e, per questo, diventano un vero augurio visivo. Naturali o artificiali, minimal o super decorative, si adattano a qualsiasi stile: perfette sulla porta d’ingresso per dare il benvenuto agli ospiti, ma bellissime anche appoggiate sul camino, appese a una parete o trasformate in centrotavola per illuminare le cene delle feste.

Ecco una selezione di ghirlande pronte da acquistare per dare alla casa un tocco festoso, accogliente e… fortunato!

Dai alla tua casa un twist natalizio: scegli la ghirlanda che ti rappresenta di più! Le tendenze spaziano dai rami di pino ed eucalipto per un mood nordico e rilassato, alle bacche rosse e pigne per un classico che non passa mai di moda. Per chi ama un look contemporaneo, invece, arrivano versioni più essenziali fatte di metalli, forme pulite e luci sottili integrate nella struttura. Dettagli piccoli ma d’effetto che trasformano ogni ghirlanda in una piccola scenografia capace di creare atmosfera con eleganza.

 

Mettere in ordine

8 cose da sapere per una casa ordinata e organizzata

Tutti vorremmo imparare a liberarci di tutte le cose inutili (non solo gli oggetti!) accumulate negli anni, vivere la casa come motivo di orgoglio e non di frustrazione, smettere di perdere tempo a cercare oggetti e ottenere molto più spazio e più tempo per noi, giusto? Ecco qui sotto alcuni consigli di una Professional Organizer, gli altri li trovate nel suo nuovo libro...

Volete mettere “a dieta” la vostra casa e organizzarla meglio?
Ci sono almeno 8 cose che dovete sapere...

  1. La disorganizzazione ha un costo altissimo: ci fa perdere spazio, soldi, tempo. Ecco un buon motivo per iniziare: non possiamo più permettercela!
  2. Il disordine influisce pesantemente sull’umore e sulle relazioni familiari («la casa è il nostro corpo più grande», scriveva Gibran). Impostare nuove abitudini va quindi a vantaggio della serenità di tutti.
  3. Una casa disorganizzata è come un corpo in sovrappeso: le diete “lampo” funzionano a breve termine ma poi si torna subito ad accumulare chili di troppo. Bisogna cambiare routine e stile di vita.
  4. Attenzione alla trappola del “nascondere”: comprare nuove scatole o armadi più grandi vuol dire tamponare un problema, non risolverlo.
  5. La soluzione? Ammettere il problema, diventare consapevoli e pianificare il cambiamento, proprio come quando organizziamo un viaggio che rimandiamo da tanto tempo.
  6. «Chi fa da sé fa per tre» non vale se stiamo riorganizzando la nostra casa: tutti i suoi abitanti devono collaborare.
  7. La regola delle cinque esse (metodo giapponese applicato dal brand Toyota negli anni ‘60) sono un buon inizio:
    SCARTARE ciò che non ci serve.
    SISTEMARE ciò che abbiamo conservato.
    SPAZZARE con cura i nostri ambienti.
    SISTEMATIZZARE, rendere standard le operazioni ripetitive
    SOSTENERE, applicare il metodo anche ad altre zone della casa
  8. Conoscete la regola del tre tocchi? Per prendere un determinato oggetto di uso comune devono bastare tre passaggi (esempio, aprire un’anta e poi un cassetto), ma se ne occorrono di più significa che l’organizzazione va migliorata.

Trovate tanti altri consigli utili nel libro “Spazio per la felicità. Liberati dalle cose inutili per una vita più piena” della Professional Organizer Elena Dossi @rinchiudetely

Natale: crea l’atmosfera con le candele dell’Avvento

Simona Ortolan

Simona Ortolan  •  Il pampano

Blogger CF Style

Con dicembre alle porte, le candele dell’Avvento diventano un piccolo rito di atmosfera: un gesto che accende la casa e accompagna, settimana dopo settimana, verso il Natale.

Ceri a colonna dalle tonalità morbide, set numerati, mini-candele profumate, pensati per trasformarsi in veri oggetti d’arredo. Che siano raccolte in una corona tradizionale o allineate su un vassoio contemporaneo, le candele dell'Avvento portano una luce gentile che dialoga con i materiali della casa.

Ecco una selezione di candele dell’Avvento da scegliere per dare alla casa una luce nuova: discreta, elegante e decisamente natalizia.

Perfette sul tavolo del living o sul davanzale, queste candele creano un angolo che cambia insieme al ritmo dell’attesa: ogni accensione diventa un invito a rallentare, a godersi il calore delle feste e a fare spazio a un’atmosfera più raccolta!