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Detox digitale

Non si sente altro in giro per i social. La mia idea? Ve la racconto qui...

«Chiudo tutto» (e tutto sta per il blog, i post sui social, ecc ecc). «Ci vediamo a settembre». «Lascio a casa il computer: sono off line non cercatemi». «Da oggi leggo e basta, e rigorosamente sulla carta». Non so voi, ma io non vedo altro che frasi così da qualche settimana. Salvo poi trovare (al solito) facebook inondato di foto di 'laqualunque' situazione/azione, anche la più banale, più o meno mirabilmente immortalata, ma questa è un'altra storia... 

La mia storia, invece, rispetto al detox digitale, è questa.
È la libertà di poter fotografare e postare a qualunque ora, senza confini di lavoro e impegni vari. È sperimentare nuove 'app' e appassionarcisi come una bambina con un gioco nuovo. Un esempio: conoscete Steller? È la mia app-giochino dell'estate, ti permette di creare album-foto con una grafica davvero bella ed elegante, così puoi fissare ogni momento, viaggio o evento in un carnet dedicato, da sfogliare proprio come un quaderno (e naturalmente da condividere con l'universo-mondo!). Troppo divertente: ieri ne ho fatto uno che si chiama 'Chips', una mia ricetta di patatine fatte al forno senz'olio (e l'idea è di un'amica, io l'ho solo eseguita), beh, stamattina il mio album aveva avuto Like da 85 persone, quasi tutti stranieri oltretutto (bisognerà usare l'inglese in futuro!) che mi hanno inserito in gruppi tipo 'What I'm eating next' o semplicemente 'Food' ma anche 'Delicious Dish', 'Fabolous Food', 'Helpful recipes' e 'Gourmet'... così, per dire. E son soddisfazioni.
Da battere le mani e saltellare. Mio marito mi ha detto che sembro proprio bambina, infatti. Meglio così... wink

La mia idea di detox digitale è anche avere il tempo di fotografare e poi ritoccarle le foto (dopo il festival della fotografia di Arles mi sembra quasi un dovere!). Fotografare è un piacere, come scrivere o dipingere: perché dovrei limitarmi? E se poi mi va di condividere, che male c'è?
Oh, io riesco a immaginarli quelli che han dichiarato fieri "stacco tutto" a buttare l'occhio furtivamente sullo smartphone senza farsi vedere dal partner, o a chiudersi in bagno con il tablet per vedere come va avanti il mondo digital senza di loro... devil


E vogliamo parlare di Instagram, il mio primo amore social (dopo facebook, naturalmente...)? Da quando ho iniziato ad occuparmene (parlo del profilo Casafacile, non il mio) esattamente un anno fa, i 'follower' sono passati da 900 a 9.000, punto ai 10mila tondi prima della fine d'agosto... mi aiutate?
Non sono pazza né fanatica, vedere quello che piace su Instagram serve (anche) a capire meglio la gente, a fare meglio il giornale in definitiva. I gusti sono universali e se vedo che una foto di piante grasse in una cassettiera piace su Instagram a 500 persone e che la stessa foto su Facebook ne raggiunge poi quasi 100mila (un vero record per un post!) con più di 2000 like e oltre 300 condivisioni... vorrà ben dire qualcosa! E cioè: che piacciono le piante, le piante grasse, le piante in casa, le idee per sistemare e curare le piante in casa...
Direte: ma è lavoro! No, è passione, e divertimento. Ci ho messo un po' a capirlo che a me del detox digitale non frega niente. La mia idea di vacanza è fare quello che ho voglia di fare. Come tutti leggo (su carta e tablet), cucino, 'pratico' cucito-bricolage-giardinaggio, vado in giro, vedo mostre e amici, sto sdraiata sull'amaca e al sole. Ma faccio anche post, senza falsi pudori. Come questo.  
 
 

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