La locandina della rassegna 'BAJ. BajchezBaj' a Palazzo Reale di Milano. Al Museo della Ceramica di Savona e al MuDA - Museo Diffuso Albisola di Albissola Marina le esposizioni sono state prorogate fino al 30 marzo 2025.
Enrico Baj, 'Ettore Fieramosca alla disfida di Barletta', 1979, transfer serigrafico su gres, diametro cm 40. Collezione privata. Courtesy Archivio Baj, Vergiate
CasaFacile > News > Arte: 3 mostre diffuse celebrano il mondo di Enrico Baj
Maestro della neoavanguardia, Enrico Baj viene celebrato a 100 anni dalla nascita con una grande retrospettiva 'diffusa' tra Milano e la Liguria. In mostra le sue celebri opere visionarie e le ceramiche 'nucleari'
Le Dame e i Generali, gli Specchi, i Mobili, i mostri dell’Apocalisse. Sono i protagonisti grotteschi delle visioni artistiche di Enrico Baj (1924-2003), maestro della neoavanguardia italiana e internazionale che viene celebrato a 100 anni dalla nascita con una grande retrospettiva 'diffusa' tra Milano e la Liguria, BAJ. BajchezBaj
Palazzo Reale di Milano ospita circa 50 opere dell'artista dai primi anni Cinquanta ai Duemila: il progetto è curato da Chiara Gatti e da Roberta Cerini Baj ed è un lungo viaggio nel percorso eclettico di uno dei grandi protagonisti dell'arte italiana del Novecento, maestro surrealista, anticonformista, 'patafisico' e anarchico (anche nell'uso dei materiali, come passamaneria, nappe e bottoni applicati sulle sue creazioni).
Tra le opere: una ricostruzione scenografica dell'Apocalisse, ispirato idealmente al Giudizio Universale di Michelangelo nella sala del Lucernario, e l'installazioneI funerali dell'anarchico Pinelli nella sala delle Cariatidi, a 52 anni dalla realizzazione e a 12 dall'esposizione sempre a Palazzo Reale, idealmente ispirata a Guernica di Picasso.
Diversa la scelta espositiva ligure: al Museo della Ceramica di Savona e al MuDA di Albissola Marina (SV) si potrà ammirare invece l'opera ceramica di Baj, dai lavori con l'argilla e gli smalti ad Albisola nel 1954 fino a Castellamonte nel 1994, passando per Laveno (1955), Imola e Faenza nei primi anni '80 e '90.