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Alla scoperta dei segreti dei grattacieli italiani

In occasione della Giornata dei grattacieli, il 3 settembre, un omaggio speciale di casa.it.

Nell'età contemporanea siamo abituati a identificare ogni grande città con il suo skyline, che svetta poeticamente verso il cielo quasi come un anelito di eternità verso il divino. Ma chi conosce i dettagli della storia di questo affascinante modello di architettura verticale?

Chi, per esempio, sa che il primo grattacielo costruito in Italia non si trova né a Milano né tantomeno a Roma, ma che è il Torrione INA di Brescia, completato nel 1932 e progettato da Marcello Piacentini, con i suoi 57,25 metri?

Il 3 settembre, in occasione della Giornata dei grattacieli, istituita in memoria dell’architetto Louis H. Sullivan nato proprio questo giorno nel 1856 e ritenuto il “padre dei grattacieli”, casa.it – il sito e l’app di riferimento per chi cerca casa e per i professionisti del Real Estate – lancia un'iniziativa virtuale in cui svela alcune curiosità italiane.


Per esempio, pare che la parola 'skyscraper', letteralmente 'grattacielo' in inglese, prima di essere usato per indicare degli edifici molto alti indicasse alla fine del '700 una vela triangolare e, nell'800, un cappello o un uomo particolarmente alti, mentre l’urbanista olandese Gerard Peet colloca l'uso del termine nella lingua italiana fin dall'inizio del ‘200.

Così, di curiosità in curiosità, si può arrivare addirittura a visitare da remoto un appartamento in uno skyscraper con il servizio PrimaVisita di casa.it, la Visita Guidata da Casa: un appartamento all’interno del Bosco Verticale di Milano, o uno all’interno del rinomato grattacielo Torre Solaria a Porta Nuova.

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Laura Barsottini