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CasaFacile di Marzo 2025: l’editoriale del direttore

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Ho voglia di portare dei cambiamenti al soggiorno di casa, ma se dovessi dire che il desiderio nasce dall’essermi stancata di come è adesso, mentirei. Le scelte fatte mi piacciono ancora: eppure preme il desiderio di rinnovare. Il “Lo facciamo o non lo facciamo?” va avanti da quasi un anno tra pensieri vischiosi: «È una spesa evitabile», «Ha senso o è solo uno sfizio?», «Ma sì, tanto dobbiamo già chiamare l’imbianchino per delle manutenzioni». Non è facile concedersi un cambiamento senza cercargli una giustificazione razionale..

Poi, come spesso accade quando abbiamo dei dubbi, sembra che l’universo ci invii messaggi... Nel giro di un paio di giorni ho letto un’intervista in cui l’attrice Isabelle Huppert diceva «Più si cambia, meno si invecchia», un mantra che dovremmo adottare in ogni aspetto della vita, dalle abitudini a colazione alle scelte a cui teniamo fede solo per paura. E ho sentito il cantautore Lucio Corsi raccontare del padre, che ha fatto lavori diversi, artigiano, muratore, cameraman, e gli ha insegnato che non bisogna per forza tagliare un traguardo, ma puntare a delle linee di partenza.

Sono convinta che il relooking di una parte della casa ogni tanto vada intrapreso perché ha un effetto rigenerativo non solo sull’ambiente ma su di noi. Il punto non è come la stanza cambierà e quanto ci piacerà nella nuova veste, ma il fatto stesso che cambierà. Il cambiamento è un valore perché ci fa (ri)partire.

A proposito, in una delle sue canzoni Lucio Corsi (che come molti della mia generazione mi rammarico di aver scoperto solo adesso) dice: «Nemmeno da vecchi si sa cosa faremo da grandi». E anche questo è un bel pensiero che ci rimette in cammino.

Francesca Magni, direttore

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Francesca Magni