In edicola

CasaFacile di Maggio 2025: l’editoriale del direttore

Un giornale di arredo non è semplicemente un giornale, ma un luogo in cui riconoscersi... Ti aspettiamo in edicola!

Se un alieno mi domandasse cosa significa partecipare alla Milano Design Week per chi lavora nel mondo dell’arredo e del design, glielo spiegherei così: immagina di dover cercare conchiglie su una spiaggia spazzata da un tornado.

In quella manciata di giorni la sfida è decidere a quale degli oltre mille eventi partecipare (quest’anno se ne sono registrati 1066), senza possedere la giratempo di Hermione Granger (la citazione è per gli appassionati di Harry Potter) e con una certezza: incontrerai sempre qualcuno che ti dirà che la cosa più interessante è quella che ti sei perso.

Io con gli anni ho imparato a selezionare cosa vedere con i miei occhi e a seguire il resto attraverso gli occhi degli altri; ho sviluppato una idiosincrasia per i brand estranei al design che approfittano del grande pubblico per accaparrarsi un pezzetto di attenzione, spesso usando gadget gratuiti per generare code senza senso; amo quando ci sono giovani designer a raccontare di persona la loro idea; e apprezzo che il design porti a visitare ville e zone industriali abbandonate ricordandoci di patrimoni architettonici che dovremmo recuperare.

Ma c’è una cosa che più di tutto vado cercando, in questa faticosissima ed esaltante settimana: entrare nelle case. Amo gli appartamenti che ogni anno tornano con allestimenti diversi. Adoro le dimore borghesi che alcuni brand scovano dentro i palazzi milanesi, custodi egoisti di bellezze segrete: le arredano con scelte scenografiche e visionarie che nulla hanno a che vedere con case realmente vivibili, ma sono iperboli progettuali e decorative che costruiscono mondi. Eccessive, inarrivabili, da sogno? Sì! e proprio per questo riescono a essere di grande ispirazione.

Entrare in queste case è come seguire le sfilate di alta moda sapendo che un giorno quel punto di ceruleo dalle passerelle arriverà nei nostri guardaroba e conquisterà i nostri desideri, come spiega Miranda Priestly nella celebre scena de ‘Il diavolo veste Prada’. E quando la Design Week propone ‘idee di case’ – come abbiamo cercato di fare anche noi di CasaFacile nei 37mq della nostra Floating Home – credo riesca a mostrare il design come una cosa al servizio della vita quotidiana. Esattamente ciò per cui è nato!

Francesca Magni, direttrice

Testi

Francesca Magni