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CasaFacile di Febbraio 2024: l’editoriale del direttore

Un giornale di arredo non è semplicemente un giornale, ma un luogo in cui riconoscersi... Ti aspettiamo in edicola dal 2 Febbraio 2024!

Quando postiamo una foto sui social e fra i commenti esce il tema “sono cose di moda” (sottinteso scelte frivole e un po’ irrazionali fatte da chi ha soldi e potrà cambiare quando vuole), nel mio cervello una pallina-pensiero viene scagliata in un flipper. Mi chiedo: Esistono scelte davvero non-di-moda? Le cose di moda sono per forza destinate a non durare? È possibile restare del tutto indifferenti alle cose di moda? E cos’è la moda? C’è qualcuno che ne vive completamente al di fuori? E se sì, è un valore?

Se provo a fermare la pallina nel flipper, forse il punto è questo: la moda ci ricorda chi siamo oggi. Ci fotografa nel presente. Senza pensarci facciamo scelte di tendenza e se ci chiedessero perché, risponderemmo “Perché mi piace!”, ma sotto c’è altro a muoverci. La moda ci permette di identificarci con un gruppo, con uno stile, ci fa viaggiare idealmente tra le infinite possibilità e i modi di essere (vedi la moda dello stile scandinavo).

Ma non vale per tutti. c’è chi giudica le mode una scelta effimera e preferisce circondarsi di cose e stili senza tempo che per qualche ragione lo rassicurano di più, magari perché riportano al passato e alla tradizione, le parole in cui le società si rifugiano quando la fiducia collettiva scema e sembra che nulla vada come dovrebbe.

Infine c’è una terza categoria: quella di chi è un po’ come la tartaruga all’inizio della canzone di Bruno Lauzi (la ricordate?) che correva sempre a testa in giù, perennemente diretta verso il futuro: è la categoria di chi, quando una cosa è di moda, sente di volerla eccome, ma tentenna chiedendosi cosa potrebbe trovare di meglio, magari qualcosa che ancora non c’è, ma domani piacerà...

Queste 3 categorie – nessuna della quali è migliore delle altre – non sono mai assolute: ognuno ha in sé percentuali dell’una e delle altre. Per me sono la bussola con la quale scelgo le case da proporvi. La mia formula è: seguaci della moda 55%, adepti del senza-tempo 30%, tartarughe che corrono a testa in giù 15%. Forse è anche il mix che rappresenta le mie scelte, ma devo confessare che mi riconosco soprattutto in una delle 3 categorie... E voi in quale? Vi aspetto su Instagram per discuterne insieme!

 

Francesca [il Direttore]