Icone & figli

Icone & figli: la sedia sospesa

Due tubi d’acciaio saldati a formare una linea curva continua che è base, seduta e schienale allo stesso tempo: ecco la geniale sedia a sbalzo che ha rivoluzionato il mondo del design, nata in quel magnifico laboratorio di idee che fu il Bauhaus...

«Perché quattro gambe quando due sono sufficienti?» dice l’artista Kurt Schwitters nel 1927 quando vede le prime sedie a sbalzo alla mostra Werkbund al Weissenhof di Stoccarda. Sedie al plurale perché in quell’occasione ne sono presentate 3: una di Mart Stam, una di Marcel Breuer e una di Mies Van Der Rohe... E per determinarne la paternità ci fu un processo vinto dal meno noto, Stam.

Pare infatti che la primissima versione egli l’abbia realizzata nel 1925 per la moglie incinta, alla quale voleva regalare una sedia comoda, resistente ma leggermente molleggiata e che l’abbia creata con tubi del gas collegati da flange idrauliche eliminando, di fatto, le gambe posteriori e usando fasce di cuoio per seduta e schienale.

La Cantilever, o S 33, è ancora oggi prodotta – da Thonet – e dopo quasi 100 anni continua a ispirare designer e aziende che l’hanno riformulata cambiandole spesso declinazioni, materiali e colori.

CANTILEVER
designer: Mart Stam
anno: 1926
Il primo prototipo fu fatto con tubi del gas, il primo schizzo della versione definitiva fu realizzato sul retro del cartoncino di un invito di nozze: forse il segreto di un’icona sta proprio dietro la creatività pratica del suo ideatore.

testi di Elena Favetti

Testi

Elena Favetti