Mileyd, dalla intelaiatura in fili di olefina (composta da fibre sintetiche) e dalle gambe in ferro con rivestimento a polvere che includono borchie in polietilene per proteggere
i pavimenti da possibili graffi [Sklum, cm 54,5x57x81h].
Fili in pvc riciclato color miele intrecciati a mano da artigiani colombiani su una struttura
tubolare in acciaio laccato con rivestimento a polvere menta per Cielo, disegnata da Sebastian Herkner [Ames su » madeindesign.it, cm 50x54x77h].
Tondino d’acciaio verniciato per l’esterno più schienale e seduta in estruso di pvc con anima in nylon per Tribeca, impilabile e disponibile in 7 colori
[Pedrali, cm 53,5x54x78,5h].
Duo Naterial è la sedia con struttura in acciaio verniciato a polvere e ha seduta e schienale in filo di polietilene, tutto antracite [Leroy Merlin, cm 50x59x 71,5h].
Amur è in acciaio tinto blu, completa di piedini antiscivolo e ampi sedile e schienale in rattan
sintetico (PE rattan) rosso [The Masie, ø cm 45x51x87h].
Può una sedia ‘da bar’ diventare un’icona esposta nei musei del design? È quello che è successo alla Spaghetti Chair. Il suo tubolare in pvc avvolto attorno alla struttura in acciaio dà vita a schienale e seduta super comodi! E quell’idea ha fatto scuola...
La sua prima versione, chiamata Odessa, è del 1962, quando Belotti la disegna per il dehors di un albergo. Ma è solo quando è ‘scoperta’ da Enrico Baleri che la Spaghetti viene rielaborata per addolcirne le linee di seduta e schienale, poi messa in commercio come primo prodotto della neonata azienda Alias.
Baleri capisce la genialità di Belotti nell’aver creato una seduta in acciaio che, grazie all’elasticità del tondino in pvc, risulta leggera e comoda.
Presentata a New York nel 1979, fa il boom di vendite ed entra nella collezione del MoMA (e poi anche del Triennale Design Museum). Lo scopo del designer era stato raggiunto: dare a più persone possibile una sedia bella, pratica e comoda con materiali innovativi e democratici.
E questo è il concetto che ha ispirato altre aziende negli anni successivi a produrre sedute in&out in metallo e ‘stringhe’ di materiale sintetico, anche riciclato.
SPAGHETTI CHAIR designer: Giandomenico Belotti anno: 1979
Realizzata inizialmente da Pluri, nel suo concept definitivo fu commercializzata, e lo è tutt’ora, da Alias. Belotti e Baleri (designer e socio fondatore dell’azienda) partirono dal primo modello total black e con pvc trasparente, per realizzare poi un’intera famiglia di Spaghetti che comprende sgabelli e poltrona, anche in materiali inediti come il cuoio.