Viessmann

Bollette più leggere per climatizzatore e riscaldamento

Nicoletta Carbotti

Nicoletta Carbotti  •  Nicoletta Carbotti

Blogger CF Style

Consumi e costi aumentano, ma avere una casa fresca d'estate e calda in inverno risparmiando è possibile. Il primo passo? Far lavorare in sinergia i vari elementi e collegare il climatizzatore all'impianto fotovoltaico.

Sto progettando la ristrutturazione di un appartamento in una villetta bifamiliare. Dopo diverse valutazioni, legate anche agli aumenti che si registrano sui consumi energetici, sto proponendo ai proprietari l’impiego di un sistema di condizionamento in pompa di calore che possa garantire il raffrescamento estivo a costi ridotti e allo stesso tempo contribuire ad alleggerire la bolletta del gas in inverno.

Penso che i prodotti per la climatizzazione Viessmann della gamma Vitoclima possano essere adatti a soddisfare questo tipo di esigenze.

Mi sono quindi rivolta agli esperti dell'azienda per approfondirne le caratteristiche.

Quante soluzioni per il residenziale può offrire la gamma Vitoclima?

Si tratta di una gamma di climatizzatori fissi in versione split. In quelli monosplit una singola unità esterna alimenta una unità interna. In quelli multisplit una singola unità esterna alimenta più unità interne. La soluzione multisplit permette di differenziare il livello di temperatura e di umidità nelle varie stanze a seconda delle esigenze individuali.

Come posso ridurre i costi per il funzionamento del condizionatore?

Il condizionatore ha bisogno di energia elettrica per funzionare, ma questa gli può essere fornita a costo zero. Come? Collegando il sistema di raffrescamento all'impianto fotovoltaico si può sfruttare l'elettricità prodotta dai pannelli per far funzionare l'apparecchio in maniera totalmente gratuita. Anche di notte, se si possiede un impianto dotato di batterie di accumulo. Ciò significa poter dormire sonni tranquilli, al fresco, senza il pensiero della bolletta!

Il condizionatore può contribuire anche a ridurre le spese per il riscaldamento in inverno?

Sì, se è un condizionatore a pompa di calore. Questi prodotti sono in grado di combinare la funzione di raffrescamento e quella di riscaldamento. Un sistema che durante la stagione invernale può essere d'aiuto per un riscaldamento più veloce, ma, soprattutto, può essere impiegato nelle mezze stagioni con la massima efficienza, permettendo di spegnere prima la caldaia in primavera e accenderla più tardi in autunno, assicurando il massimo comfort e anche un risparmio in bolletta. Ma c'è un'altra buona notizia: chi sceglie adesso un climatizzatore Vitoclima in pompa di calore può beneficiare degli incentivi fiscali del 50% o 65%.

Ci sono soluzioni per chi non vuole gli split bianchi?

Sì, Vitoclima 232-S è un climatizzatore monosplit disponibile anche nero.

Come funziona un condizionatore inverter?

Un climatizzatore inverter è in grado di mantenere costante la temperatura ed evitare quei picchi di consumi (e quegli sprechi) dovuti ad accensioni e spegnimenti frequenti. Pur essendo in funzione per molte ore, il condizionatore inverter lavora a regimi inferiori e, una volta raggiunta la temperatura ambiente impostata, consuma pochissima elettricità per mantenerla costante.
E se vuoi abbassare ulteriormente la temperatura? Un climatizzatore inverter richiede molta meno energia, perché è già acceso, quindi anche in questo caso i consumi saranno ridotti e tu potrai beneficiare in poco tempo di un piacevole comfort in casa.

Esistono tecnologie per la purificazione dell'aria integrate alla climatizzazione?

I climatizzatori residenziali Vitoclima plasma freddo per la sanificazione dell’aria indoor. Il principio di ionizzazione a plasma freddo è simile a quello dei fulmini, non vengono utilizzati disinfettanti e non si iniettano sostanze nell’aria: un campo elettrico oscillante determina l’aumento dell’energia cinetica delle molecole dell’aria, che entrano in collisione ad alta velocità liberando ioni. Le molecole di ossigeno ionizzate sono in grado di disaggregare molti inquinanti e di danneggiare le membrane cellulari di virus e batteri, annientandoli. L’efficacia della ionizzazione contro gli agenti microbici è confermata da test effettuati anche da alcune università italiane.

Foto

Nicoletta Carbotti