Idee e soluzioni

Recupero all’insegna della tradizione e del design per la pajara salentina

Valentina Romano

Valentina Romano  •  Case tascabili

Blogger CF Style

Un esempio di architettura rurale riletta in chiave attuale: tra recupero, artigianato e arredi contemporanei

Il Salento è ormai una delle mete turistiche più amate. Il clima e gli ottimi collegamenti favoriscono soggiorni anche brevi, non solo nei mesi estivi. Il modo migliore per vivere una vacanza in Salento è quello di soggiornare in dimore tipiche, come questa piccola e caratteristica architettura recuperata per diventare casa-vacanze.

Si tratta di una pajara di circa 60 mq che si trova nella campagna di Corigliano d'Otranto. La pajara è un'architettura rurale molto diffusa nel territorio, a forma di tronco di cono, con pianta circolare o quadrangolare, realizzata con la tecnica del muro a secco (ovvero senza l'uso di alcuna malta) con pietre trovate nella campagna circostante. Originariamente le pajare erano usate come rimesse per gli attrezzi dei contadini o riparo per gli animali da pascolo.

Il recupero di questa piccola architettura rurale è stato curato da Antonio Surdo – salentino doc – che di mestiere fa il designer. In questa progettazione, Antonio ha lasciato il timbro creativo ereditato dal marchio di famiglia, Kubico, che da quarant'anni si occupa di architettura d'interni. Un mix di colori pop, pezzi di design e oggetti tipici della cultura locale.

Al suo interno il pavimento è stato realizzato in cemento e le pareti in pietra viva sono state dipinte di bianco calce, per aiutare la diffusione della luce. Tra gli arredi spicca un'armadiatura in legno, realizzata su disegno, che contiene un camino, una libreria e una piccola dispensa. Il colore saturo e solare la rende protagonista dell’ambiente. Il suo decoro tridimensionale è una trovata funzionale: i pioli possono infatti essere utilizzati come appendiabiti.
Il divano è stato realizzato con vecchie assi risanate e con un vecchio materasso foderato con un tessuto anch'esso ritrovato, di quelli tipici dei materassi di un tempo.
La tradizionale credenza ha una veste più contemporanea grazie all'uso di grafismi e colori che ne decorano le ante in laminato di recupero, proveniente cioè dallo sfrido di diversi tipi di laminato. Interessante il contrasto tra questo materiale sintetico e la pietra imbiancata delle pareti.

La zona letto è una piccola alcova, con luce naturale che piove dall'alto. L'inserimento di pezzi iconici di design, come la Lampadina di Castiglioni, è l'idea vincente per creare un effetto di rottura rispetto al contesto. In questo senso va vista anche la scelta dei due arredi a lato del letto che fungono da comodini: la cassettiera Plus Unit di Magis by Werner Aissilinger, e uno pezzo unico del designer Umberto Caretta. Infine, un'icona sacra e un tipico fischietto creano un divertente gioco di rimandi tra sacro e profano.

Testi

Valentina Romano

Progetto

Antonio Surdo