Il progetto di ristrutturazione è stato curato dallo Studio Fōntego. Divani su [Westwing], cuscini
[The house of Lyria] e [l’Opificio]. Libreria nera [Tylko],
tappeto Overshadow – Vibrant [Karpeta], candele
[Lunaria Candles]. Sul carrello, pandoro [Hausbrandt],
vaso [Federica Bubani]. Per una stufa simile a quella in
questa casa, guarda Stonecase di [MCZ].
Questa armadiatura verde ha più
funzioni: accoglie cucina, bagno e
ripostiglio e divide lo spazio tra
ingresso (che si trova alle spalle) e
living, segnando l’inizio della scala
che scende al piano terra.
La cucina, profonda 120 cm,
è attraversata da una finestra
passante che fa comunicare tutto
con l’ingresso terrazzato. Cucina realizzata su progetto
di Fontego Architettura, sedie Skin, design
Archirivolto [Calligaris]. Alberi (anche origami),
decorazioni e lucine [Vertecchi]. Sul
piano della cucina, pandoro e panettone
[Hausbrandt], spumante Wildbacher Rosè
Brut VSQ [Col Sandago] e birra Winter Beer
2025 [Theresianer]. Mug Natale [Ilaria.I].
Se vuoi copiare il verde della cucina, il codice
colore è NCS s4020-g10y.
Per le Feste, la CF stylist Cristina
Gigli ha immaginato una tavola
che unisce natura e poesia: il verde
del progetto dialoga con il rosso
intenso della tovaglia, in un gioco di
rimandi tra interni e paesaggio.
Piatti sagomati, tovaglioli decorati
e posate dorate si alternano in
un ritmo allegro ma raffinato, mentre
rametti d’ulivo, bacche e piccole
lucine creano un filo luminoso che
percorre tutta la mise en place.
Le candele accese riflettono la luce
nei bicchieri. Tovaglia Venaria [Borgo delle Tovaglie],
piatti Stars e tovaglioli [Les-Ottomans],
piattini Profumo, Grazie dei fiori green e
Santa Claus [Ilaria.I], bicchieri [Ichendorf].
Candele [Lunaria Candles], vasi Cesare
e Augusto [Federica Bubani]. Ghirlande led
e decori [Vertecchi]. Torta [Officina Dolce].
Ci troviamo proprio
all’ingresso, alle spalle
della cucina. Prima è
stato costruito il volume
murario del bagno e poi
si è rivestito esternamente
con una falegnameria su
misura.
Il piano terra in origine era un garage
seminterrato su due lati, che perciò
risultava buio e difficile da destinare
alla zona giorno. Quindi, nonostante
il contatto diretto con il giardino, si è
scelto di ricreare qui un’area più
intima, dedicata alla zona notte, con
l’ingresso e la scala di collegamento
al piano superiore. La zona giorno,
spostata su, trova sfogo esterno in
una terrazza sopraelevata, creata
ex novo, più luminosa e in dialogo
con il paesaggio circostante. Letto artigianale,
comodino Componibili
Classic [Kartell],
lampada Matin Table
Lamp Polished brass
[Hay]. Teiera Lucky Star
[Mariage Frères], tazza
[Ilaria.I], carte
regalo [Tassotti]. Tende
Steelcut 3 [Kvadrat]. Il
pavimento della camera
è stato trattato con il
cementoresina KK 114
Desert Peach [Kerakoll].
Qui un tempo asciugava il fieno. Oggi un sapiente progetto di recupero sfrutta la luce per la zona giorno. E disegna gli spazi con volumi architettonici da scoprire
Immerso nella luce morbida delle colline fiorentine, un fienile dell’800 diventa la casa di Carla e Leonardo, grazie al progetto ideato dall’architetto Francesco Busi di Fontego Architettura.
Le scelte fatte
L’intervento ha ribaltato la distribuzione originaria: la zona giorno sale al piano superiore, dove un tempo si asciugava il fieno, mentre le camere trovano quiete al piano terra. Fulcro della casa è un grande volume verde in legno che nel living accoglie cucina, bagno e armadi, disegna i percorsi tra ingresso e salotto e costeggia con grazia la scala.
Il tocco di stile
Il colore del progetto è un verde ispirato alle sfumature delle foglie degli ulivi e dei cipressi che girano attorno alla casa. Ad accendere tutto c’è lo styling di Cristina Gigli che porta il tocco magico del Natale che si avvicina.
Una selezione di 3 immagini scovate in giro per il web e raggruppate in trittici dalla nostra Art Director Giorgia Bimbatti. Fotografi, artisti, illustratori, typo designer: i loro lavori ispirano e fanno pensare. Questo mese il tema è... ATTESA
È Il tempo che trascorre mentre si attende la venuta di qualcosa (l’avvento). Lo stato d’animo di chi attende è fatto di ansia, speranza o aspettativa.
@studiosoph Sophia Holt mette in luce lo stato d’animo: apparentemente sembra tutto statico, ma... ‘Rilassati, nulla è sotto controllo’.
@dittoecho Nelle ambientazioni di interni di Sophie Edell non ci sono mai persone ma ci sembra come se da un momento all’altro dovesse suonare il citofono o passare qualcuno. Resti a guardare sperando di scorgere una pantofola spuntare nella scena.
@andrearovai_ceramiche La pittrice e artigiana Andrea Rovai, con il suo poggiapentola di ceramica, l’accenno di quel viso che ci sembra di riconoscere e il profumo del caffè nell’aria, ci riporta al momento di stasi che precede o viene dopo l’ospitalità, quel momento in cui l’attesa si fa più dolce, tirando le somme con se stessi o con qualcuno di intimo.
Questa rubrica nasce dall’incontro fra Alice e I Tempestas: ogni mese scelgono un fiore edulo, lei ne parla dal punto di vista botanico e loro lo usano come ingrediente per una ricetta. Questo mese scopriamo il Finocchietto selvatico, i cui fiori sono apprezzati da sempre per le loro virtù medicinali. E sono gustosissimi anche in cucina
Nel linguaggio dei fiori simboleggia il coraggio, la forza interiore e la chiarezza mentale. Pianta solare per eccellenza, cresce libera e spontanea nei luoghi più luminosi: lungo i sentieri aridi, tra i muretti a secco, ai bordi delle strade dove è una presenza comune.
Il suo nome botanico è Foeniculum vulgare, dal latino 'foenum', fieno, per il profumo secco e speziato che si sprigiona sfiorandola. È una pianta perenne, rustica, resistente al vento e alla scarsità d'acqua, che da secoli accompagna i passi dei contadini, i riti delle donne, le ricette della memoria tramandate tra le generazioni.
In cima ai suoi steli, da giugno a settembre, sbocciano fiori gialli, piccoli e leggeri, riuniti in eleganti ombrelle che attirano api, farfalle e insetti impollinatori. Sono proprio i fiori ad annunciare la maturazione dei semi, piccoli tesori aromatici utilizzati fin dall’antichità per le loro preziose virtù medicinali.
Pianta di luce, il Finocchietto è da sempre associato alla lucidità mentale e alla protezione spirituale. Si usava bruciarlo nei falò di San Giovanni al fine di scacciare le energie negative e propiziare sogni profetici. Si portava addosso come amuleto, oppure si appendeva alle porte per tenere lontani gli spiriti e i malintenzionati.
Nelle campagne del Sud si diceva che una casa con una pianta di Finocchietto vicina era benedetta dal sole. Foglie, fiori e semi sono tutti utilizzabili, perfetti per aromatizzare l’aria e i cassetti e regalare sollievo ai piedi stanchi. Un mazzetto secco conservato nell’armadio tiene lontane le tarme e una manciata di semi masticata dopo i pasti favorisce la digestione e rinfresca il respiro. Provare per credere!
In cucina, il suo profumo è parte dell’infanzia per chi è cresciuto tra i campi. Entra nelle conserve, nelle zuppe di legumi, nei pani della tradizione. Ma è sui fiori che vogliamo soffermarci: si possono raccogliere prima che sfioriscano del tutto, essiccare e conservare in barattoli di vetro, che si possono poi usare per insaporire piatti semplici tutto l’anno e anche nelle ricette dell'inverno.
LO SAPEVI CHE… In Sicilia è l’ingrediente chiave della pasta con le sarde, in Puglia aromatizza il pane fatto in casa, in Sardegna profuma il maialetto arrosto e in Toscana i suoi fiori essiccati si usavano nei cassetti per tenere lontano l’umido e... il malumore. Tradizione, profumo e memoria, racchiusi in un solo ciuffo di Finocchietto. (testi di Alice Delgrosso)
Macedonia di mela verde, pera e melograno con fiore di Finocchietto
di @i_Tempestas ovvero Fabrizio Maggiulli e Giovanni Montenero, cook e book lovers » youtube.com/@i_tempestas
Ingredienti per 4 persone: √ 1 mela verde Granny Smith √ 2 pere invernali croccanti (tipo Kaiser o Conference) √ 1 melograno (solo i chicchi) √ 2 cucchiai di mandorle a lamelle tostate √ fiori freschi o secchi di Finocchietto selvatico.
Per il dressing: √ 2 cucchiai di olio evo delicato √ 1 cucchiaio di limone √ 1 cucchiaio di sciroppo d’acero √ sale e pepe nero q.b.
Occorrente: √ coltello affilato √ coppapasta √ frusta piccola o forchetta per emulsionare il dressing.
Procedimento:
1. Lava mela e pere. Taglia entrambe a cubetti regolari, tenendo la buccia per colore e consistenza. Ricava i chicchi del melograno. 2. Tosta leggermente le mandorle a lamelle in una padella. 3. Prepara il dressing: emulsiona olio evo, succo di limone, sciroppo d’acero, sale e pepe. 4. Assembla: disponi mela e pere nei piatti, aggiungi i chicchi di melograno e le mandorle tostate. 5. Condisci con il dressing. 6. Completa con i fiori freschi di Finocchietto selvatico: devono sembrare piccoli soli che brillano sopra l’insalata.
TIPS & TRICKS • Più i cubetti di pere saranno simili, più il piatto risulterà elegante. • Non mescolare troppo, lascia che i colori restino ben separati nel piatto. • Puoi tostare le mandorle per 5 minuti nella friggitrice ad aria. • Mantieni i fiori sempre in superficie, mai mescolati, per non rovinarli.
Boules di vetro soffiato colorato [Ecliss Milano]. Stellina in ceramica con scritta
benaugurale [Giovelab]. Tovagliolo in organza color pesca [Lisa Corti]. Portatovagliolo con ramage dorato [Zara Home].
Forbici dorate [Say Paper]. Bigliettino di auguri illustrato [All the Ways to Say]. Cartoncini colorati [Paper & People].
Incarta i doni ispirandoti all’arte dell’origami e al furoshiki, la tecnica giapponese di avvolgere gli oggetti con riquadri di stoffa. Così anche il pacchetto diventerà parte del dono!
CONFEZIONI INEDITE Occorrente:
√ carte da regalo decorate √ forbici √ nastro adesivo e biadesivo √ elastico √ nastrini √ portatovagliolo décor
Come si fanno: PACCO 1 Realizza al centro del foglio di carta delle pieghe a fisarmonica e fissale sul retro con il nastro adesivo. Avvolgi il regalo, mettendo le pieghe sul davanti quindi infila un bigliettino e altri decori.
PACCO 2 Appoggia la scatola regalo al centro del tovagliolo disposto in diagonale. Avvolgila portando le punte del tovagliolo al centro, tirale bene e fermale con un elastico. Infila il portatovagliolo dorato e ripiega i lembi del tovagliolo fissandoli nell’elastico, creando un bocciolo.
PACCO 3 Avvolgi il regalo con la carta, la parte superiore deve essere lunga il doppio del regalo. Fissa la carta alla base e lungo il lato con il nastro biadesivo. Con le mani schiaccia la carta ai lati, nella parte superiore, e arrotolala ripiegandola. Inserisci un nastro tra le pieghe e annoda con un bel fiocco.
di Elisabetta Viganò e Cristina Dal Ben interior stylist @wunderlab
Lo stile siciliano
è quello di Ornella
Pinio @ornellapn:
«I tovaglioli sono
stati ricamati
a mano da mia
nonna, i piatti
appartenevano
alla prozia… Basta
aprire un vecchio
baule per trovare
ispirazioni e
mixare pezzi di
famiglia con
dettagli nuovi». Il
segnaposto
è semplice ma
d’effetto: un
piccolo intreccio di
Rincospermo
con stelline di
carta riciclata.
Calici [Villeroy&Boch],
posate [Tognana],
sottopiatti [AD Trend].
Questa è di Serena
Villa Alicata
@e_tantifioridililla:
«Ho scelto di usare
tovagliette diverse
– in realtà quelle a
quadri sono
tovaglioli – perché le
tavole di Capodanno
di solito accolgono
molte persone e non
sempre si dispone
di un coordinato
completo. Se poi si
vuole dare ancora
più atmosfera al
centrotavola, basta
aggiungere delle
candele per tutta la
lunghezza». Piatti
[Ikea], posate [Pozzi
Milano], bicchieri con
bordo ora [Kasanova],
tovaglia [Action].
Hai già deciso la tua mise en place delle feste? Qui ti diamo tre suggestioni per il pranzo natalizio e per il cenone che saluta il 2025. Dalla Sicilia all'Alto Adige, scopri quanti dettagli si possono mixare per un effetto classico e un po' wow!
Abbiamo scelto di raccontare la tavola delle Feste con tre suggestioni per due momenti diversi. La prima è una mise en place imbandita su un vecchio copriletto all’uncinetto dove si alternano candele, tralci verdi e pigne di Caltagirone, simbolo di prosperità. Ci siamo ispirati allo stile siciliano di Ornella Piniom@ornellapn: «I tovaglioli sono stati ricamati a mano da mia nonna, i piatti appartenevano alla prozia… Basta aprire un vecchio baule per trovare ispirazioni e mixare pezzi di famiglia con dettagli nuovi». Il segnaposto è semplice ma d’effetto: un piccolo intreccio di Rincospermo con stelline di carta riciclata.
Nella seconda va in scena la tradizione della tombola. Intorno, rami di abete, lucine e mandarini, con le tovagliette segnaposto, perfette nel caso in cui non si abbia il classico servizio coordinato per tutti gli ospiti. Sono il tocco inatteso che dà brio alla tavola. Ci siamo ispirati alla tavola di Serena Villa Alicata @e_tantifioridililla: «Ho scelto di usare tovagliette diverse – in realtà quelle a quadri sono tovaglioli – perché le tavole di Capodanno di solito accolgono molte persone e non sempre si dispone di un coordinato completo. Se poi si vuole dare ancora più atmosfera al centrotavola, basta aggiungere delle candele per tutta la lunghezza». Piatti [Ikea], posate [Pozzi Milano], bicchieri con bordo ora [Kasanova], tovaglia [Action].
La terza è la tavola Thun, classica in tartan, con il set aperitivo con forme natalizie e piatti in porcellana Thunland.
Guarda la gallery e scopri come riproporre gli stili sulla tua tavola natalizia! (a cura di Grazia Caruso)
LA PROSSIMA TAVOLA POTREBBE ESSERE LA TUA.
Scatta dall’alto e invia a [email protected] con oggetto 'Tavola'.
Con le @amiche_in_tournee, un gruppo di lettrici e digital creator che si sono conosciute sul profilo IG di CasaFacile, continuiamo il giro d’Italia a caccia di cose belle. Paola Dreina ci regala gli indirizzi giusti per visitare la ‘piccola Parigi’
Torino è conosciuta come ‘la città magica’. Questa reputazione è dovuta alla presenza di antiche tradizioni esoteriche. La città ospita infatti vari luoghi emblematici legati al mistero e all’occulto, a partire dalla Mole Antonelliana: il Museo Nazionale del Cinema al suo interno include una sezione dedicata alla magia. Torino è poi famosa per i suoi eleganti palazzi storici, tra i quali spiccano Palazzo Reale, che fu residenza dei Savoia, e Palazzo Madama dall’affascinante architettura che combina elementi medievali e barocchi. La città offre una combinazione unica di cultura, storia e bellezze architettoniche... non è un caso che sia detta la ‘piccola Parigi’!
L’EVENTO DA NON PERDERE
Fino all’11/1/2026 Luci d’Artista – nato nel 1998 come percorso espositivo di arte contemporanea – trasforma le tradizionali luminarie natalizie in vere e proprie opere d’autore. Pensate per celebrare le Festività, queste installazioni sono diventate un simbolo dell’inverno torinese: creatività, luce e spazio urbano. » lucidartistatorino.org
DOVE TROVARE... GLI AGNOLOTTI Guscio, via Vincenzo Gioberti 27/C
Sono il piatto simbolo della cucina piemontese, una pasta ripiena nata dall’esigenza contadina di recuperare e valorizzare gli avanzi degli arrosti domenicali. Il nome si lega al gesto tipico delle sfogline che, per chiudere i piccoli quadrati di pasta, danno un ‘pizzicotto’ con le dita: tocco semplice ma fondamentale, che racchiude il sapore della tradizione. » gusciotorino.it
ARCHITETTURA Casa Scaccabarozzi, nota come ‘La Fetta di Polenta’, è tra le costruzioni più curiose e affascinanti della città, nel cuore del quartiere Vanchiglia, in via Giulia di Barolo 9. Costruita nel 1840 su commissione di una società di costruttori in cui figurava Alessandro Antonelli, l’architetto della Mole Antonelliana, deve il suo soprannome al caratteristico colore giallo e alla forma stretta, slanciata con pianta trapezoidale-triangolare.
DOVE MANGIARE Ristorante Urbani, via Saluzzo 3
Dal 1930 la famiglia Urbani è sinonimo di ristorazione. Un’atmosfera incantevole che ti trasporta in un mondo da favola. L’ultima creazione di Emanuela Urbani è Urbani Maison, un salotto, un luogo ricco di tanti dettagli e oggetti da collezione che ha selezionato e raccolto nel tempo. » ristoranteurbani.it
PER LA COLAZIONE Caffè Platti, corso Vittorio Emanuele II, 72
Uno dei simboli dell’eleganza sabauda, aperto tra il 1870 e il 1875. Qui il tempo sembra essersi fermato: boiserie in legno, specchi, lampadari e atmosfere vintage. Puoi gustare la pasticceria mignon, i celebri tramezzini torinesi, torte artigianali e un caffè servito proprio come una volta. » platti1875.com
FARE ACQUISTI Le stoffe di Dario, corso Palestro (tutti i giorni tranne la domenica, lun-ven 7-15; sab 7-19)
I mercati rionali di Torino, come quello di corso Palestro, sono luoghi vivaci. La bancarella di Dario, con tessuti scelti nelle telerie artigianali locali, si fa notare per la qualità e l’ampia offerta di fantasie. Visitarla è un’esperienza culturale. @le.stoffe.di.dario
Libreria Fuori Dal Tempo, via Montebello 2H
Una piccola libreria indipendente, un luogo magico dove l’amore per i libri si fonde con il fascino del vintage. A due passi dalla Mole Antonelliana, è arredata con oggetti vintage che donano un tocco di nostalgia e forte carattere all’ambiente, un’atmosfera invitante e intima. @libreriafuoridaltempo
Unomi Laboratorio di ceramica, via Principe Amedeo 52
Vicino a piazza Vittorio c’è un vero ambiente dell’anima, dove l’arteterapia si fonde con l’arte della ceramica. È la passione di Cristina che dal 2000 crea oggetti e accessori unici in ceramica, porcellana e ceramica raku. Corsi e laboratori per adulti e bambini. » unomi.it
DOVE DORMIRE Nocciole Tostate Maison, via Massena 18
All’interno di un palazzo di metà ‘800 a pochi passi dal centro e vicino alla stazione di Porta Nuova, la vecchia sede dell’Ascom è stata trasformata in spazio abitativo. Qui si trova un accogliente b&b di 50 mq, arredato con pezzi di recupero e oggetti d’arte. @noccioletostatemaison
UNA CURIOSITÀ I ‘torèt’
Passeggiando per le vie di Torino, ci si imbatte spesso nei ‘torèt’, le fontanelle pubbliche che oggi sono tra i simboli più amati della città. Di colore verde, si riconoscono per la forma a colonnina e per il getto d’acqua che sgorga dalla bocca di un toro – da cui deriva il loro nome. Sono oltre 800, sempre attivi e gratuiti. Se vuoi scoprirli tutti c’è anche un’app, I Love Toret. » ilovetoret.it
A cura di Paola Dreina @noccioletostatemaison
‘Christmas’ di Le Essenze di Elda: la fragranza per ambienti dedicata alle feste
Le Essenze di Elda presenta 'Christmas', il profumatore per ambienti pensato per accompagnare la casa durante le festività. Una fragranza che unisce note dolci e vellutate a un carattere intimo e accogliente, interpretando con equilibrio le atmosfere del periodo natalizio.
Il periodo natalizio è fatto di rituali, sensazioni e dettagli che trasformano gli ambienti in luoghi più caldi e accoglienti. È in questo contesto che Le Essenze di Elda introduce 'Christmas', il nuovo diffusore stick per ambienti pensato per portare tra le pareti domestiche un’atmosfera morbida, luminosa e profondamente evocativa.
La fragranza nasce da una composizione olfattiva che intreccia cocco, vaniglia, frangipane e fiori bianchi, un equilibrio di note dolci e vellutate che interpreta lo spirito delle festività con un approccio elegante e discreto. L’effetto è quello di un profumo che avvolge gli spazi con un senso di serenità, richiamando la dimensione intima del Natale: le luci soffuse, le riunioni in famiglia, i gesti che si ripetono ogni anno e che definiscono la stagione più emozionale del calendario.
Il diffusore 'Christmas' è proposto in bottiglia in vetro da 250 ml e fa parte della linea di profumatori per ambienti che nel tempo hanno arricchito l’offerta del brand, oggi composta da 18 linee e circa 170 referenze. Un prodotto che racconta la crescita, la visione pionieristica della fondatrice Elda Zanoli e l’evoluzione di un’azienda italiana diventata leader di settore. La proposta natalizia 'Christmas' riflette questa evoluzione: una fragranza studiata per interpretare un momento dell’anno ricco di significati, con la cura formulativa che ha reso Le Essenze di Elda un marchio riconosciuto nel panorama italiano dei profumatori per bucato e per ambiente.
Un lettore ci scrive: "Nel sottotetto del nostro condominio sono stati ricavati due appartamenti. Dobbiamo modificare le tabelle millesimali?". Ecco la risposta del nostro esperto
«Sì, quando in un condominio vengono creati nuovi appartamenti, come nel caso di un sottotetto trasformato in due unità abitative, cambia il valore complessivo dell’edificio, perciò anche la ripartizione delle spese comuni.
La legge impone di rivedere le tabelle quando il valore proporzionale delle singole unità è alterato di oltre un quinto (20%): una soglia che, con la nascita di nuovi appartamenti, viene quasi sempre superata.
In questi casi l’amministratore deve informare i condòmini e convocare l’assemblea per incaricare un tecnico (geometra o ingegnere) di redigere le nuove tabelle. La decisione si approva a maggioranza qualificata: più della metà dei presenti e almeno 500 millesimi.
La perizia dovrà essere pagata dal proprietario (o dai proprietari) che hanno operato la variazione, perché sono loro ad avere reso necessaria la revisione. Meglio pensarci subito: aggiornare le tabelle evita contestazioni future e mantiene in equilibrio la vita condominiale».
Tradizioni di Natale e charme nella villa vittoriana
Nella foto, Joanna Pratt mentre cura l'allestimento natalizio della sua dimora. Joanna è interior designer e proprietaria di questa villa del 1890 a Worthing, cittadina del Sussex. » joannapratt.com
In sala da
pranzo sono protagonisti il tavolo
di legno e la panca artigianale
a tutta parete. Entrambi sono in
‘Refectory Red’, un colore di
epoca vittoriana. La mise en place
festosa è country ma raffinata. Tavolo [deVOL Kitchens], paralume Tent
Stripes [Beauvamp Studio]. Sedie vintage. La
tavola è apparecchiata con porcellane
[Spode]. Stampe artistiche [Seasidemoocher].
Per un colore simile al ‘Refectory Red’ guarda
il vibrante Rectory Red 217 di [Farrow & Ball].
Una delle zone più affascinanti della casa è la veranda, un
giardino d’inverno ricco
di piante e luce. Il tavolo
da bistrot è il posto
perfetto per un caffè o
un po’ di bricolage. I
fiocchi di stoffa giganti?
Joanna li ha acquistati da [Kerris
Dale su » etsy.com]. Se cerchi
decorazioni, carte e pacchi
regalo puoi ispirarti alle tante
proposte di [Tassotti] e [Viridea].
La cucina, con mobili
in stile Shaker, ha una
grande isola centrale
con piano in marmo.
«È progettata per
essere funzionale alle
esigenze della nostra
famiglia: è calda e
di carattere, è il cuore
della casa». il pavimento in cotto non è originale ma si abbina perfettamente allo stile rustico della casa. Cucina e lampada sopra
l’isola The Heirloom Gaselier
Light [tutto deVOL Kitchens].
Blocco fornelli Estel
Deluxe [Rangemaster].
Pavimento Terracotta Square
[Floors of Stone]. Pittura
delle pareti Jonquil [Edward
Bulmer Natural Paint].
Il ripostiglio
attrezzato a dispensa
è dipinto in Refectory
Red come gli arredi
della sala da pranzo.
La tendina a quadretti
serve a nascondere
piatti e stoviglie di
tutti i giorni (copia
l’idea). È qui che
Joanna ‘stocca’ i suoi
tantissimi decori
natalizi. E lascia
raffreddare le torte!
La zona lettura, come ogni angolo della casa,
racconta una storia ed è
arredato con oggetti
d’antiquariato, ricordi di
viaggi e pezzi scovati
nei negozi di beneficenza.
«Il mio stile è classico
con un tocco eclettico»
dice Joanna. Poltrone vintage [simili su
Pamono.it]. Libreria passante
su misura [guarda anche Billy
di Ikea].
Il divano blu
capitonné è un pezzo
di famiglia, ereditato
dai genitori di Joanna.
È il posto giusto per
scambiarsi i doni davanti
a uno dei tre camini della
casa: sopra è stato
posizionato uno specchio
vintage acquistato in un
mercatino online.
Le pareti dipinte con
la tonalità Mummy di
[Edward Bulmer] creano
uno sfondo caldo e
avvolgente... Chi si
metterà al pianoforte
la notte della Vigilia? Divano blu vintage: se cerchi uno stile simile ma in versione moderna
guarda il modello Portofino di [Dondi Salotti]. Specchio antico
acquistato su [Facebook Marketplace]. Cuscini [Repose Studio]. I
tappeti di lana li trovi da [Maisons du Monde, Leroy Merlin].
Il piano superiore della
villa ospita cinque
stanze. Questa è la
master bedroom di
Joanna e Mal: la coppia
ha scelto una pittura
azzurra rilassante per
le pareti, che prima
erano ricoperte da una
perlinatura di legno
bianca. Il letto è a
baldacchino e ha una
linea pulita ed
essenziale. Letto a baldacchino
Enfield [Shaker of Malvern]. Lampade simili
a Shiva di [Kave Home].
Coperta indiana vintage. Pittura
pareti Eterea Blue [Edward
Bulmer Natural Paint].
Lo stile del
bagno en suite è
classico-country, con
boiserie di legno rosa
e tappezzeria décor. Wallpaper Chintamani di
[Ottoline]. Lavabo [Burlington].
Per la stanza della
figlia, Joanna ha
pensato a uno stile
fiabesco: il letto
in metallo bianco
ha una tenda a
baldacchino che
dà vita a
un’accogliente
zona lettura. La
cassettiera è di
recupero, dipinta
di rosa tenue. Le
luci e i decori
natalizi accendono
la magia anche
sulle pareti e sullo
scaffale in rattan
dove Marigold
potrà poi esporre
foto e ricordi. Letto singolo simile a
modello Sormery [Beliani]. Trovi luci e
decorazioni di Natale da
[Ikea, Maisons du Monde,
Westwing, Leroy Merlin].
Ci sono tutto il fascino british e il calore del Natale in questa antica dimora nel Sussex vestita a festa. Tra arredi mid-century e decori naturali, manca solo… Santa Claus!
Sognavano più spazio per la loro famiglia e una vita lontana dalla frenetica Londra. Così, quando Joanna e Mal Pratt hanno visto questa villa vittoriana nel Sussex l’hanno acquistata quasi d’istinto. La casa offriva loro il fascino dell’Ottocento e la comodità di vivere in un paesino con tutto ciò che serve a portata di mano: anche se non veniva ristrutturata da decenni, la coppia ha trasformato la magione in una calda e accogliente dimora, che nel periodo di Natale si accende di festa e magia.
Le scelte fatte
Battiscopa, stucchi, porte e camini in ghisa erano nascosti sotto strati di pittura. «Non desideravamo una casa troppo perfetta» dice Joanna, di professione interior designer. «Volevamo piuttosto calore, personalità e colori che rispecchiassero l’anima dell’epoca».
Il tocco di stile
L’arredamento è un elegante mix di mobili Mid-Century che convivono con dettagli vittoriani, tappeti vintage, tessuti indiani e legno rustico. «Mia nonna era antiquaria, così ho imparato molto presto ad amare e valorizzare le case d’epoca» rivela Joanna. A Natale tra camini accesi, decorazioni dal mood naturale e ceramiche di famiglia, la villa è un tripudio di... British Christmas!
styling Marisha Taylor - foto Brent Darby/Living Inside - testi Sara Peggion
Lampada da tavolo in nichel lucido e acciaio Steel Flower di Roberto
Lazzeroni con 64 fili metallici ripiegati e paralume centrale in vetro bianco sabbiato [Ceccotti Collezioni, ø cm 65x40h € 4.548].
Bello il dettaglio
dei manici sagomati a cuore per le romantiche posate per servire appartenenti alla Amore Collection, in acciaio inossidabile [Culinary Concepts € 51 il set da due].
Per ‘espresso lovers’ la macchina per il caffè Gaggia Classic E24, in acciaio
inox e caldaia in ottone, con prestazioni professionali [Gaggia, cm 23x24x38h € 479].
Struttura in tubolare d’acciaio cromato
e due ripiani in vetro nel carrello S 179 con manico rivestito in cuoio, disegnato da Mies van der Rohe negli Anni ’30 [Thonet, cm 97x40x78h prezzo su richiesta].
È come una polvere magica che avvolge tutti gli oggetti, dalle icone del design a quelli più comuni, trasformandoli in pezzi speciali
Dopo anni di finiture opache, prova il fascino del design cromato non solo con citazioni da Millennium bug tutto forme bombate e ‘spaziali’ ma anche come nuovo neutro sofisticato. Gioca con arredi, lampade e accessori iper-riflettenti per dare un senso di maggiore ampiezza e una dose di luce extra agli ambienti.
Con pendenti in lamina di metallo piegati a spirale il lampadario in stile Anni ‘70 [H&M Home, ø cm 31x129h € 129].
Sono disegnati come dei bracciali i portatovaglioli dalle linee sinuose, in acciaio inox [Arket, cm 4,5 circa € 22 la coppia].
Lampada da tavolo in nichel lucido e acciaio Steel Flower di Roberto Lazzeroni con 64 fili metallici ripiegati e paralume centrale in vetro bianco sabbiato [Ceccotti Collezioni, ø cm 65x40h € 4.548].
Linee grafiche e raffinate per la caraffa termica in acciaio inossidabile con manico in cuoio Sky, di Aurélien Barbry [Georg Jensen, cm 23h € 65,88].
Un elegante gioiello per decorare la parete il portacandele artigianale dal design svedese Totem in ottone argentato [Artilleriet, ø cm 14x40h € 140].
Struttura in tubolare d’acciaio cromato e due ripiani in vetro nel carrello S 179 con manico rivestito in cuoio, disegnato da Mies van der Rohe negli Anni ’30 [Thonet, cm 97x40x78h prezzo su richiesta].
Riproduce l’iconico design di Verner Panton il vassoio in acciaio inossidabile smerigliato Panton [Georg Jensen, cm 27x32 € 263,52].
Bello il dettaglio dei manici sagomati a cuore per le romantiche posate per servire appartenenti alla Amore Collection, in acciaio inossidabile [Culinary Concepts € 51 il set da due].
Per veri barman il dosatore Quadri Combo Jigger di Giulio Iacchetti, coll. The tending Box [Alessi, cm 12,20x14,40x5,5h € 39].
Richiamano gli Anni ’70 le linee bombate della sospensione Spike, in vetro con finitura a specchio [Bloomingville, ø cm 24x20h € 179].
Per ‘espresso lovers’ la macchina per il caffè Gaggia Classic E24, in acciaio inox e caldaia in ottone, con prestazioni professionali [Gaggia, cm 23x24x38h € 479].
Icona del Made in Italy dal 1965, la macchina per la pasta si rinnova in versione Atlas+ e con la finitura in acciaio cromato [Marcato da € 104,90].
Ipertecnologica la lampada ricaricabileBon Jour Unplugged con Color Tune per modulare la luce [Flos, ø cm 13x27h € 250].
Eleganti flûtes in cristallo Dream Parade con base in finitura metallica [NUDE € 193 la coppia].
Scultoreo il coffee-tableTab.ulino ‘stropicciato’, in legno rivestito d’alluminio [Opinion Ciatti, ø cm 60x25h € 1.079].
Un unico tubo in acciaio cromato per la struttura della poltroncinaCroisière Beau Rivage con cuscino in Alcantara [Monde Singulier, cm 50x48x66h].
Mood Seventies per la lampada Minitopo di Joe Colombo, nella nuova versione Chrome [Stilnovo, cm 28,2x19,4x36h € 439].
Design d’impatto nel sottopentola Twist [&Klevering, ø cm 17,5x4,5h € 81].
Linee arrotondate per il vassoio Sphera in acciaio inox [Sambonet, ø cm 40 € 178,50].