Spesso ci si concentra sui profili, ma a incidere sulle qualità di una finestra concorrono molto anche le sue parti ‘invisibili’: i vetri. Non si tratta di semplice vetro ma di un sistema isolante evoluto detto vetrocamera, composto da più lastre tenute separate in modo che tra loro si crei uno spazio in cui viene inserito gas isolante.
Di norma le finestre con una vetrocamera a 2 lastre sono adatte alla maggior parte delle zone climatiche italiane, e quelle con 3 lastre si consigliano a chi abita in zone fredde e/o rumorose. Ma al di là del numero di lastre, ogni vetrocamera può avere tipi di vetri speciali che mirano a soddisfare esigenze diverse legate a comfort e sicurezza. Vediamo i principali.
BASSOEMISSIVI
Sono trattati con un sottile rivestimento di metalli nobili che potenzia le capacità isolanti in modo da trattenere in casa il calore prodotto dall’impianto di riscaldamento ed evitare dispersioni termiche. Sono consigliati in zone con inverni freddi e per le finestre esposte a Nord o poco soleggiate.
SELETTIVI
Sono vetri a controllo solare che, trattati con un rivestimento speciale multistrato e invisibile, sono in grado di fare una vera e propria selezione sulla luce e il calore che può entrare in casa. Di fatto, mentre permettono il passaggio pieno della luce solare per assicurare luminosità agli ambienti, bloccano e riflettono all’esterno la maggior parte del calore solare (raggi infrarossi), evitando che d’estate la casa si surriscaldi.
Consigliati per zone climatiche calde e finestre esposte a Sud, Est e Ovest, possono essere anche bassoemissivi così da isolare anche dal freddo invernale e garantire comfort tutto l’anno. In caso di rottura accidentale o provocata da malintenzionati, il vetro infatti non si frantuma del tutto e i frammenti restano incollati alla pellicola plastica, limitando il rischio di lesioni e resistendo al possibile sfondamento.
Questi vetri sono adatti anche a chi abita in zone trafficate o vicino a fonti di rumore intenso perché, essendo spessi e pesanti, assorbono bene le vibrazioni sonore garantendo così un elevato isolamento acustico.
EXTRACHIARI STRATIFICATI
Vengono realizzati inserendo tra più lastre di vetro delle pellicole plastiche trasparenti (dette PVB) in modo da creare un ‘sandwich’ che, una volta riscaldato e compresso, unisce saldamente tutti gli strati. Da questa unione risulta un vetro di sicurezza che mira a ridurre il rischio di infortuni e ad aumentare la resistenza alle effrazioni.
Realizzati con un minore contenuto di ossidi di ferro per risultare incolori e perdere il tipico riflesso verde dei vetri standard, sono perfettamente trasparenti. E oggi sono spesso proposti di serie perché, oltre a restituire colori fedeli al panorama, permettono l’ingresso di una maggiore quantità di luce naturale in casa, migliorando la luminosità del 5-10%. Inoltre, anche i vetri extrachiari possono essere bassoemissivi, così da regalare la massima luminosità.
Testi di Paolo Manca
