Il carciofo, Cynara cardunculus scolymus, è una pianta appartenente alle Asteraceae (da Aster, per il fiore a forma di stella). Non siamo abituati a vederlo sbocciato, nel pieno della sua bellezza, perché normalmente viene colto chiuso, quando è ancora in bocciolo, per essere consumato in cucina. Tuttavia passeggiando in campagna è facile imbattersi nella fioritura del suo parente spontaneo: il cardo (o carciofo) selvatico.
La natura li ha dotati di foglie esterne dure e di una vera e propria armatura di spine con cui difendersi dai predatori, ma in realtà custodiscono un cuore soffice e generoso, molto ricco di nettare, amato in particolare dai bombi e dalle farfalle.
Il carciofo che conosciamo ha una storia lunga migliaia di anni: originario delle zone mediterranee, veniva usato già da Greci e Romani per le sue numerose qualità legate agli usi erboristici e medicinali. Meno diffusi invece sono gli usi ornamentali di questa pianta anche se può capitare di vederlo utilizzato in giardini rocciosi, bordure e aiuole, specialmente nelle dimore storiche dei paesi anglosassoni dove gli viene riconosciuto un profondo valore simbolico.
Emblema nazionale in Scozia, simboleggia coraggio e protezione, determinazione e perseveranza e la capacità di superare le avversità. È raro trovarlo nelle composizioni floreali da interno anche se, quando questo accade, la sua personalità e il carattere inusuale sono in grado di calamitare ogni sguardo. Provare per credere!
Lo sapevi che…
Con le foglie di carciofo essiccate puoi preparare una tisana (amara) ottima come digestivo e dalle proprietà detox, perfetta per il ‘dopo le Feste’! Se non hai un essiccatore puoi usare il forno ventilato a una temperatura tra i 50 e i 70 °C. Usa una griglia per assicurare una circolazione d’aria ottimale.
LA RICETTA: I CARCIOFI RIPIENI
di @i_Tempestas, ovvero Fabrizio Maggiulli e Giovanni Montenero, cook e book lovers
Ingredienti: √ 5 carciofi freschi piuttosto grandi √ 1 limone √ 1 litro di acqua √ 6 fette di pancarrè √ 1 g di aglio in polvere √ 1 ciuffo di prezzemolo √ q.b. sale e pepe √ 60 g di formaggio grattugiato + q.b. per spolverizzare √ 300 ml latte intero √ q.b. olio e.v.o. √ 6 pomodorini (ciliegino, datterino, piccadilly o d’inverno)
Occorrente: √ 1 coltello tipo spelucchino √ 1 mixer o frullatore (consigliato ma non indispensabile) √ 1 pentola con coperchio non troppo alta
Procedimento:
1. Prepara in una ciotola un litro d’acqua e un limone tagliato a spicchi. Lava i carciofi con acqua corrente, asciugali grossolanamente e recidi il gambo, che metterai da parte. Elimina le foglie esterne fino a raggiungere quelle sottili, taglia le cime delle foglie rimaste e con un coltello piccolo e a punta ritaglia il centro eliminando il cuore e la barbetta.
2. Rifinisci il gambo e fai un taglio netto sul fondo in modo che in pentola restino in piedi. Poi immergili uno per volta nell’acqua acidulata.
3. Con il mixer (o con la forchetta) riduci in briciole le fette di pane, unisci il prezzemolo, l’aglio, il sale e il pepe e mixa per qualche secondo. Trasferisci in una ciotola e mescola con il latte e il formaggio.
4. Sgocciola, asciuga e riempi i carciofi con il ripieno di pane.
5. Sul fondo di una padella, unisci i gambi dei carciofi tagliati a tocchetti con i pomodorini ai quali farai un forellino che servirà per la fuoriuscita della loro acqua. Adagia i carciofi in pentola e spolverizzali con parmigiano e pepe.
6. Irrora con un giro generoso di olio; versa acqua fino a coprire metà dell’altezza dei carciofi. Copri con il coperchio e lascia cuocere 40 minuti a fuoco dolce verificando ogni 10 minuti che l’acqua non si asciughi: dovrà
addensarsi ma mai assorbirsi.
TIPS & TRICKS
• Se in casa non hai un limone, puoi usare due cucchiai di aceto bianco per acidulare l’acqua.
• Puoi recuperare l’acqua acidulata con il limone per bagnare le piante acidofile, per esempio le ortensie.
• I carciofi contengono polifenoli che ossidandosi tingono le mani di un colore scuro: tagliali usando i guanti. Il nero dalle mani comunque si toglie strofinandole a lungo con del limone.
• Recupera gli scarti dei carciofi, per esempio le foglie esterne e legnose usale per preparare un ottimo brodo vegetale.
• In questa ricetta puoi sostituire parmigiano e latte con opzioni vegetali a piacere.