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Icone del design: il robot da cucina KitchenAid

Come succede (soltanto e non sempre) per i prodotti di grande successo, il nome dell’azienda identifica funzione e tipologia. Perché questo è il robot... per antonomasia!

Da quel piccolo passo sulla Luna, ma grande passo per l’umanità, sono passati ‘solo’ 50 anni. Ben cento da un altro passo, forse altrettanto importante, capace di portare l’automazione in cucina. La prima impastatrice, il primo robot... KitchenAid insomma, compie oggi 100 anni!

L’associazione con la più grande avventura spaziale non è casuale, visto che la Storia procede per piccoli passi e per strappi... E che per questa vera icona del mondo della cucina si parla di ‘movimento planetario’ appunto. E, ancora, per il fatto che la forma, davvero, iconica che questo immancabile robot da cucina ha assunto nel corso degli anni è molto vicina a un’estetica Space Age, da base spaziale addirittura! È per tutte queste ragioni, unite alle sempre più perfezionate caratteristiche meccaniche dell’oggetto, che oggi ci regala quell’eleganza senza tempo che lo rende oggetto del desiderio di molti

I don’t care what you call it, it’s the best kitchen aid I’ve ever had! (Non importa come lo chiamerete, è il miglior aiuto in cucina che abbia mai avuto!)

La frase venne pronunciata dalla moglie di un dipendente durante il test del nuovo robot da cucina modello H5, nel 1919. Da lì nacque il nome dell’azienda.

 

designer: Egmont Arens
produttore: KitchenAid - kitchenaid.it
prezzo: € 899 Heritage Misty Blue, € 649 il ‘tradizionale’
progettata nel: 1919
idea: un robot da cucina che all’inizio sbatteva semplicemente le uova, ma nella sua forma attuale impasta con movimento planetario e, arricchito da tre diverse fruste, monta qualsiasi tipo di impasto.
materiali: la ciotola in ceramica bianca ‘chiodata’ caratterizza il mod. Misty Blue della serie Heritage, in edizione limitata per festeggiare i 100 anni dell’azienda; nei modelli ‘tradizionali’ è in acciaio, ma c’è anche una versione con ciotola in vetro. Il corpo della macchina è in metallo pressofuso (non ci sono parti di plastica ed è perfettamente riciclabile).
segni particolari: nei modelli ‘tradizionali’, la ciotola in acciaio richiama atmosfere da cucina industriale; il motore con movimento ‘analogico’ a immersione è stato pensato in onore all’industria meccanica dei primi ’900.

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Giorgio Tartaro