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Una casa giapponese a Milano

Entra a casa Gifu per respirare poesia, tradizione, design, arte e tecnologia

Già dal cortile ti rendi conto di essere arrivata in un posto speciale: ti sorprende un’installazione sospesa di strisce colorate, messe in gradazione e oscillanti dolcemente al minimo soffio di vento. Poi entri e… sei in Giappone.
 
Lo sento io che ci sono appena stata, ma se ne accorgono proprio tutti. Appesi al soffitto piccoli capolavori di leggerezza in carta di riso -Mino washi- (si chiama opera 'Honminoshi Garden', dove Honminoshi sta proprio per carta di riso, quella vera e originale) che sembrano nuvolette collegate da un’esile struttura in metallo (e, neanche a dirlo, anche loro dondolano poeticamente): è opera degli instancabili prolifici e bravissimi designer svizzeri di Atelier Oï: abbiamo qui conosciuto uno dei tre fondatori, il simpatico e gentile Patrick Reymond.
 
E sono ancora di Atelier Oï,  disseminate nell’appartamento (arredato come fosse una vera casa), sia la tante copie, appoggiate e sospese qua e là, della magnifica lampada Fusion, reitrerpretazione moderna della tipica lanterna giapponese in carta washi, sia la serie Gifoi di tavoli, sedie e sgabelli in cedro pressato piacevolissimi al tatto: Fusion e Gifoi sono prodotti e distribuiti da Danese.
 
Ci hanno anche incantato le lampade da terra (sempre a firma Atelier Oï), soavi colonne sinuose come meduse, che sembrava respirassero! Si muovevano grazie a un meccanismo, ci ha spiegato il produttore spagnolo, che è lo stesso dei tergicristalli…
 
Casa Gifu presenta anche una nuova collezione di nastri in carta di riso, si chiamano Haru, sorprendenti per dimensioni e colori e in due finiture: da parete e da pavimento. Sono firmati da una giovane coppia di designer giapponesi, Haruna Yamada e Hirokazu Kobayashi, in arte Spread.
Con i nastri Haru in un attimo cambi faccia alle tue stanze. E se ti stanchi, stacchi e via: geniale. Abbiamo avuto la grande fortuna di incontrarli, qui a casa Gifu hanno aggiunto una carica di colore ed energia che interpreta in pieno l’altra faccia del Giappone, quella street-art-fumettistica…
 
Poi, poi…. poi entri in una stanzetta delle meraviglie, tutte provenienti dalla magica regione di Gifu: ci sono coltelli stilizzati, carta washi per origami e sotto forma di memoblock eterei. E che dire delle piume sempre realizzate in carta washi che si poggiano su cartoncini in tinta dégradé?
 
Insomma, prendetevi una mezz’oretta e andateci. Casa Gifu vi entrerà nel cuore…
 
 
Casa Gifu, Via Lovanio 6, Milano
 
 
Testi

Giusi Silighini, il direttore

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