quando lo studio diventa un rifugio

Quando si lavora, non è detto che per concentrarsi si debba stare in un luogo asettico: può capitare che si abbia bisogno di sentirsi anche coccolati per fare galoppare la propria fantasia, . E' il caso di Anna, giovane mamma con la necessità di avere un luogo in casa in cui svolgere la propria attività, avvolta da un'atmosfera soft nella quale potere ospitare anche il suo giovanissimo "assistente". La "morbidezza" del colore pastello della alta boiserie risulta perfetto per creare un tenue stacco con il bianco della base: entrambe le tonalità sono riprese dagli elementi di arredo, dando così un'uniformità sulla quale potere introdurre oggettistica e accessori senza far sembrare l'ambiente disordinato. L' utilizzo di un tessuto come il lino, sia per la copertura del divano che per i paralumi, è in grado di donare un senso generale di leggerezza, mentre alcuni pezzi di arredamento vintage - come le serrandina anni '30 e lo specchio della "nonna" - sono molto utili per scaldare l'ambiente. Libri e cataloghi, eccezionali pezzi di arredo, sono valorizzati da  tele monocromatiche, poster con scritte semplici e un arazzo in lino grezzo, come elemento di originalità.
quando lo studio diventa un rifugio