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Design after Design: imperdibile la XXI Triennale Internazionale di Milano

La Triennale è tutta da vedere! C'è tantissimo da gustare, da meditare, da copiare. Segui i consigli del nostro appassionato&ironico artista Andrea Bassoli

Ecco in breve che cosa non devi perderti (e ciò che puoi invece tralasciare) della XXIesima Triennale di Milano (dal 1923 La Triennale è un’istituzione culturale che produce mostre ed eventi di arte, design, architettura, moda, cinema, comunicazione e società. Dopo vent’anni torna l’esposizione internazionale: da aprile a settembre 2016 un appuntamento diffuso in tutta la città).

Stupenda la mostra 'W. Women in Italian Design', sul design al femminile, in viale Alemagna: niente di lezioso, 'donnesco' noiosetto, o retorico: potentissima. Ricca di grandi idee forti e intelligenti.

Architecture as Art di PierLuigi Nicolin all'Hangar Bicocca: si entra in pezzi veri di architetture vere, dove ci si può arrampicare, sdraiare, star lì a leggere, parlottare, isolarsi o dialogare o perfino prendere il sole. Una quindicina di enormi opere dei cervelli più... pensanti del pianeta (è così), e, anche, un 'luna park' come si deve. Si può andarci col prof, col moroso, o con nonni e nipotini.

New Craft alla Fabbrica del Vapore: a me e alle mie amiche non è piaciuto. È perdibile. Mille idee, tutte già viste. O no?

Sempering al MUDEC: imperdibile! In via Tortona una selezione iperdivertentissima. Idee su idee: si copia a manetta, ma da roba top quality! Fichissimo e impegnato, ma anche 'leggero'. A cura di Cino Zucchi (!). Già che sei lì, fai un giro anche al Museo Delle Culture, è di Chipperfield, altamente scenoso.

Neo Preistoria - 100 verbi, a cura di Andrea Branzi, al palazzo della Triennale, primo piano. Total emotion: non sai dove sei, è un tuffo nel sogno, nella preistoria, pre-coscienza pre-tutto. Buio nero, magico totale ma non cupo. Infinitamente grande a perdita d'occhio (lo sembra davvero). Si riflette tantissimo, ci si stupisce in continuazione, si ride e si pensa. Una favola. Attenzione: vai quando c'è poca gente, magari di sera o in un giorno feriale (se puoi), mai di domenica.

Lì accanto, fuori, tutto l'opposto: da total black a total white. Incanto e delicatezza da silenzio assoluto con l'evento Takeo Paper Show della famosa cartiera giapponese. Funamboliche estreme delicatezze di forme di idee e di colori nel piegare ritagliare accostare sminuzzare la carta con estrema dolcezza e precisione.

PS: il bar ristorante sul tetto della Triennale è il posto piú bello di Milano (un po' caro, come si sa... ma un aperitivo una volta nella vita va fatto)

Game Video/Art. A Survey (IULM, edificio 6): tutti videogame (installazioni videoludiche) particolarmente ironici e intelligenti (un paio sulla donna e la casa). Imperdibile il video di Bill Viola (niente meno), molto più ‘su' di tutti gli altri. Anche la sede vale una visita: luogo scenosissimo, sembra un rendering.



 
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Andrea Bassoli

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