Case dei lettori

Ristrutturare in stile urban: ambienti aperti e funzionali

La nostra lettrice Lucia ci invita a casa sua per mostrarci la ristrutturazione appena compiuta: spazi fluidi per un ambiente accogliente e naturale

«Il mio punto di partenza è stato un appartamento dalla distribuzione classica in cui c'erano un soggiorno con angolo cottura e un disimpegno da cui si accedeva alle camere e al bagno» racconta Lucia.

«Con piccoli accorgimenti, e qualche modifica ai tavolati interni, ho voluto creare un'unica successione di ambienti, che inizia dall'ingresso e, ruotando in senso antiorario, passa prima attraverso le zone più conviviali, incontra un disimpegno che si apre in una zona studio, e sfocia nel cuore più intimo della casa che è anche il luogo più protetto e lontano dall'ingresso.
In tutto questo percorso, il numero delle porte è ridotto al minimo proprio per dare il senso di un ambiente unico e continuativo

L'unico volume veramente privato è il bagno, dove ognuno vive la sua privacy e in cui ho inserito un setto non a tutta altezza; da una parte questo muro serve per appoggiarvi il lavabo, comodo da usare appena si entra in bagno e dietro cela lo spazio dedicato alla doccia: una nicchia in cui rilassarsi e trovare finalmente pace, come se fossimo immersi in una grotta di roccia naturale.

Tornando alla zona giorno, dopo varie ipotesi, ho realizzato che la posizione migliore dove localizzare la cucina fosse spostandola sulla parete dell'ingresso; così facendo sono riuscita a ricavare un ampio spazio per il tavolo da pranzo illuminato dalla luce dell'abbaino, e ho voluto fare in modo che la vista dall'ingresso celasse in qualche modo lo spazio più 'tecnico' del cucinare, privilegiando la vista sul soggiorno.

Alla zona notte si accede costeggiando una parete su cui campeggia una composizione di cornici e foto; una piccola zona craft, con spazio di lavoro, occupa lo studio e anticipa la camera matrioniale, a cui si accede senza una vera e propria porta.
Qui, oltre al letto e ai due comodini asimmetrici, i protagonisti sono lampade, cornici e quadri (appoggiati a terra da vera architetta!) e per ovviare alla forma del locale troppo irregolare ho ricavato una spaziosa cabina armadio: così facendo è nato un volume nel volume.

Mi piace definire lo stile della mia casa come uno stile naturale, un po' urban e un po' creativo. Amo personalizzare gli spazi con arredi in legno e ferro creati da me a seconda dell'uso e del punto in cui verranno inseriti.
Lampade, tavolini, pouff... sono nati proprio come dei pezzi unici, secondo le nostre esigenze.

Ho cercato di ritagliare spazi funzionali all'uso che io e il mio compagno Francesco necessitiamo, seppure le metrature non fossero così ampie. Il lavoro di restyling della casa si è dimostrato davvero appagante!».
 
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Lucia Parlato

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