Icone del design

Icone del design: la sedia Ant Chair

La sedia Ant Chair di Arne Jacobsen è del 1952 ma è sempre attuale!

Per tutti è la formica. E dall’ispirazione al laborioso insetto nasce un’icona che cambierà la storia della seduta, e darà vita a serie infinite. Ancora una volta siamo agli inizi degli Anni ’50, nella piccola Danimarca, e ancora una volta l’occasione è data da una precisa richiesta: creare una sedia leggera e impilabile per la mensa di Novo Nordisk, una casa farmaceutica.
Jacobsen curva il compensato laminato, assecondando e avvolgendo il corpo dell’utilizzatore. Tre sole gambe nella prima versione (solo dopo decenni si aggiunse la quarta gamba), per facilitare l’impilabilità. Dalla riduzione degli spessori, nasce un’icona destinata a cambiare la storia della seduta. Prima ancora che dagli studi ergonomici, dall’imitazione della natura e di un insetto esile ma fortissimo come la formica, è nata una star. 

Anno di nascita: 1952
Progettista: Arne Jacobsen
Idea: Creare un modello molto leggero e facilmente impilabile
Varianti: Oggi esiste in decine di finiture e sfumature di colore che, sul sito di Fritz Hansen, puoi scegliere e combinare a piacere
Produttore: Fritz Hansen
Prezzo: €391 la versione a quattro gambe €368 quella a tre
Materiali: legno e acciaio
Curiosità: c’è un gommino, sulla struttura in acciaio, per impilare le sedie senza danneggiare il legno
Successo: di piccole dimensioni, all’inizio era la sedia in più, quella per gli ospiti

Segni particolari
Un vitino da... formica, con la riduzione del compensato laminato nella zona lombare, le curvature della seduta e dello schienale, con evidente rimando zoomorfo, conferiscono ad Ant Chair una unicità assoluta. La struttura esile e resistente delle gambe in acciaio, altro rimando alle sottili e fortissime gambe dell’insetto, sono l’ulteriore colpo di genio di Arne Jacobsen, che fu capace di unire due materiali estranei – legno e acciaio – in un armonico organismo ‘vivente’. 
La Ant Chair è capostipite di molte sedute e sistemi sviluppati in seguito dallo stesso Jacobsen, come la Serie 7.
Testi

Giorgio Tartaro

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