Cucina

Scegli il sistema per depurare l'acqua

Osmosi inversa o microfiltrazione: ecco pro e contro di due sistemi per depurare l'acqua del rubinetto. E una gallery di prodotti efficienti e facili da installare

Per depurare l'acqua del rubinetto i metodi possibili sono due: l'osmosi inversa e la microfiltrazione. Li abbiamo messi a confronto per valutare vantaggi e svantaggi. La nostra guida alla scelta del sistema di depurazione per l'acqua più adatto per te continua nella gallery, dove ti segnaliamo prodotti di ultima generazione, efficaci e così facili da installare che in qualche caso puoi anche smontarli per portarli in vacanza!

OSMOSI INVERSA
Vantaggi
L'osmosi inversa è il metodo filtrante che sfrutta membrane osmotiche semipermeabili (e spesso filtri a carbone attivo) per trattenere in modo selettivo particelle inquinanti infinitesimali (di ø da 0,01-0,0001 micron).
L'osmosi inversa elimina metalli pesanti, nitrati, fluoruri, virus e batteri e rimuove anche l’odore e il sapore di cloro.
L'osmosi inversa è l’ideale quando dal rubinetto scende acqua dura con ‘residuo fisso alto’ perché il filtraggio ne riduce la salinità restituendola leggerissima e ‘minimamente ‘mineralizzata’, come la buona acqua di montagna.  
Con l'osmosi inversa la salinità viene solo ridotta (e non eliminata del tutto creando acqua distillata, come spesso si dice), poiché nella maggior parte dei sistemi si può sempre regolare la percentuale di sali minerali desiderata.
Fattori da valutare
Oggi gli impianti per l'osmosi inversa sono molto più silenziosi e compatti (grandi meno di una valigetta ventiquattrore) trovano spazio nei cassettoni delle basi della cucina o si integrano nello zoccolo.
Svantaggi da mettere in conto
La tecnologia dell'osmosi inversa è efficace ma ha costi più alti.


MICROFILTRAZIONE
Vantaggi
La tecnica della microfiltrazione utilizza filtri a carbone attivo e a struttura composita, spesso addizionati con ioni d’argento per ottenere un’azione batteriostatica, capaci di trattenere impurità di ø fino a 0,5 micron.
La microfiltrazione è adatta se non ami l’odore o il sapore dell’acqua del rubinetto ma non ne vuoi alterare i sali minerali.
Oltre a migliorare le caratteristiche organolettiche dell’acqua, la microfiltrazione rimuove anche batteri, inquinanti chimici di natura organica, metalli, cloro e i suoi derivati.  
Il sistema per la microfiltrazione è compatto, occupa pochi centimetri sotto il lavello.
Fattori da valutare
Per installare l'impianto per la microfiltrazione può risultare necessario sostituire il rubinetto, tranne in quei nuovi modelli a cartucce che si collegano direttamente al flessibile dell’acqua fredda.
• Per evitare che le impurità trattenute dai filtri vengano rilasciate nella rete idrica, assicurati che il sistema di microfiltrazione sia dotato di una valvola di non ritorno.
Svantaggi da mettere in conto
La microfiltrazione richiede una regolare manutenzione periodica per garantire i requisiti di potabilità dell’acqua trattata.


 
Testi

Paolo Manca

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