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Come si diventa Home Stylist?

Ci avete scritto in tante chiedendo consigli per trasformare una passione in un mestiere. A chi girare la domanda se non alle nostre mitiche stylist? Qui vi svelano i loro […]

Ci avete scritto in tante chiedendo consigli per trasformare una passione in un mestiere. A chi girare la domanda se non alle nostre mitiche stylist? Qui vi svelano i loro ‘segreti’!

foto Serena Eller

«Un po’ arredatrice, un po’ designer, un po’ decoratrice, l’home stylist rifà il look alla casa con inventiva e fai-da-te. Conosce i nuovi materiali, fiuta le tendenze, non perde una fiera. Interpreta i desideri dei clienti senza perdere di vista gli aspetti pratici e sa essere, all’occorrenza, fattorino e magazziniere…». Non è facile per la ‘nostra’ stylist romana Cristina Gigli dire in breve quello che fa con passione da 30 anni. Ma la foto di questa ‘tavola imbandita’ parla per lei: è la ‘moodboard’ che ha creato per il prima&dopo della casa-nido pubblicata su CasaFacile. «La preparo con i clienti per individuare il ‘sapore’ che avrà la casa. Seleziono palette di colori, tappezzerie e foto dei mobili» dice Cristina. «È il timone che mi guida». Ed è la prima ‘lezione’ per chi sogna di fare questo mestiere.

Ecco i consigli di altre 4 brave stylist

Vanessa Pisk
I PRIMI PASSI
«Ho studiato scenografia, ma lavorare in teatro è complicato. L’interior design è stata un’ottima alternativa per mettere in gioco le mie competenze. Ho iniziato lasciando il curriculum nelle cassette postali delle home stylist che vedevo sui giornali; una di loro mi ha preso come assistente e mi ha insegnato tutto. Oggi sono freelance: realizzo cataloghi per aziende d’arredamento e faccio consulenza ai privati».
LA MARCIA IN PIÙ
«Offro un supporto tecnico nella ristrutturazione, per la scelta dei materiali e le modifiche degli spazi».
IL CONSIGLIO
«Servono doti ‘psico’: devi entrare in empatia con le persone, osservarle per cogliere i gusti, fare le domande giuste per intercettare i loro desideri. E trasformare il tutto in una storia da raccontare attraverso mobili e oggetti».

Chiara Di Pinto
I PRIMI PASSI
«Durante gli studi in disegno industriale ho conosciuto Arianna, una collega con la mia stessa passione per il design. Insieme abbiamo aperto Studiopepe: ora siamo in otto, lavoriamo per negozi, aziende, riviste e privati».
LA MARCIA IN PIÙ
«Abbiamo un laboratorio per sperimentare materiali e progettare prototipi che la nostra rete di artigiani poi realizza. A volte è più facile inventare quel che hai in mente che cercarlo!».
IL CONSIGLIO
«Nei curricula delle aspiranti home stylist che riceviamo ogni giorno spesso manca il gusto personale: i portfolio sembrano copiati qua e là… Invece bisogna sviluppare uno stile e provare anche a creare con le mani, non solo col computer».

Elisabetta Viganò
I PRIMI PASSI
«Lavoravo come giornalista in una rivista di arredamento, finché ho capito che potevo dare di più con la pratica che con le parole. Oggi, oltre che per i giornali, lavoro con i privati: offro consulenze su arredo e restyling».
LA MARCIA IN PIÙ
«Ho sempre amato le arti decorative e il fai-da-te, con cui do un tocco particolare a miei lavori».
IL CONSIGLIO
«Essere curiosi. Le idee e il gusto si affinano con stimoli che arrivano da ogni parte: viaggi, mostre, blog in tema e soprattutto libri. Tra i miei ‘must’, i testi di architetti come Carlo Mollino e artisti come Bruno Munari. Mi hanno insegnato ad accostare i colori e a combinare le forme».

Selina Bertola
I PRIMI PASSI
«Dopo gli studi in architettura ho fatto esperienza in uno studio di interior design a Londra. Tornata in Italia ho sparso la voce tra amici e parenti disposti a darmi fiducia. Con in mano il primo grosso progetto, ho aperto lo studio».
LA MARCIA IN PIÙ
«Ho puntato sul relooking, cioè l’architettura d’interni senza la parte tecnica. Per andare incontro a chi non può permettersi l’architetto, studio interventi che non prevedono stravolgimenti di pareti e impianti. E a chi vuole risparmiare fornisco un book con rendering, interventi e alternative di mobili e complementi di varie fasce di prezzo».
IL CONSIGLIO
«Fare un’esperienza all’estero. A me ha dato tutto. A 26 anni mi hanno affidato interi progetti in giro per l’Europa. Un’occasione che in Italia capita difficilmente».

CORSI & SCUOLE
Non esiste un iter specifico per diventare home stylist. In genere, ci si arriva da discipline affini, come architettura e design. Poi ci si specializza sul campo o con dei corsi. Milano è la città che ne offre di più: IED (ied.it) e Istituto Marangoni (istituto marangoni.com) li propongono sia triennali sia brevi. Per chi li cerca in altre città, c’è l’Istituto Callegari (istituticallegari.it).

LIBRI PER ISPIRARSI
Una stylist non smette mai di ‘nutrire’ il proprio gusto e di aggiornarsi sulle tendenze, anche con libri come questi (li compri su Amazon). ‘Bright Bazaar’, dell’interior stylist Will Taylor, propone stanze pop. ‘Walls’ di Florence De Dampierre tratta lo stile classico e de?cor. ‘Decorate workshop’ di Holly Becker contiene otto lezioni di styling. Tieni d’occhio anche la libreria di CasaFacile su Anobii.

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